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Originario dell’India, il curry viene oggi utilizzato nelle cucine di tutto il mondo. Non solo è saporito, ma fa anche bene alla salute.
Un’origine lontana
Contrariamente a quanto molti pensano, il curry non è di per sé una spezia. Nato in India, dove è conosciuto con il termine di masala, viene preparato miscelando diverse spezie, tostate in padella e pestate in un mortaio.
Normalmente ha una nota leggermente piccante, ma non esiste un’unica ricetta. Ogni famiglia indiana ha la propria, che varia a seconda del gusto personale e dell’area geografica, e spesso ne custodisce gelosamente il segreto.
I suoi ingredienti principali sono cumino, curcuma, zenzero, paprica, cannella, chiodi di garofano, coriandolo, fieno greco, noce moscata, pepe nero e peperoncino.
Una miscela dagli effetti benefici
Il curry contiene la curcumina, un polifenolo dai comprovati effetti benefici sull’organismo che aiuta il nostro corpo a stare meglio, migliora la digestione e regola il metabolismo. La curcumina:
- possiede proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, che alleviano l’affaticamento del fegato, proteggendolo dalle tossine, e contribuiscono a ridurre i fastidi legati a stomaco e intestino. Inoltre, la curcumina è efficace nella cura di artrite e reumatismi perché i radicali liberi, responsabili dell’infiammazione e del dolore alle articolazioni, vengono trasformati in sostanze inoffensive per il nostro organismo;
- è un potente antinfiammatorio e antiossidante e stimola il sistema immunitario, proteggendo l’organismo da infezioni e batteri;
- fa bene alla mente perché la sua assunzione può essere utile per prevenire alcune patologie come la depressione e l’Alzheimer;
- protegge dalle malattie cardiovascolari e dall’arteriosclerosi grazie alla sua azione di regolarizzazione dei ritmi cardiaci e della circolazione sanguigna;
- è un alleato contro il diabete perché aiuta a ridurre i livelli di colesterolo e a regolarizzare l’indice glicemico;
- secondo recenti studi, può contrastare l’insorgere e la diffusione dei tumori, in quanto agirebbe stimolando la reazione ai farmaci da parte delle cellule tumorali resistenti alle terapie.
Curry: una valida alternativa al sale
Utilizzato come condimento per insaporire le pietanze, il curry permette di sostituire completamente il sale, a tutto vantaggio del vostro organismo. Ma fate attenzione alle etichette! A volte, infatti, le miscele in commercio possono comunque contenere piccole quantità di sale o altri ingredienti non consigliati nei programmi Bioimis. La loro assunzione può pregiudicare il raggiungimento dei vostri risultati. Quindi, meglio uno scrupolo in più.
Il curry in cucina
Il curry è una miscela dal sapore deciso, che dona al cibo un gusto unico e indimenticabile. Potete tranquillamente abbinarlo alla carne (come pollo o vitello) o al pesce (ottimo per gamberoni, branzino e orata), ma non solo.
Oggi vi proponiamo una ricetta indiana: il dahl di lenticchie (consigliamo quelle rosse decorticate).
Cuocete le lenticchie in abbondante acqua bollente (all’incirca mezzo litro d’acqua per 250 grammi di lenticchie) per almeno 20 minuti. Quando l’acqua bolle aggiungete anche un cucchiaino di curry. Nel frattempo, sbucciate un pezzettino di zenzero fresco, tritatelo e fatelo soffriggere in una padella.
Una volta cotte, versate le lenticchie nella padella in cui avete preparato lo zenzero, accendete il fuoco a fiamma bassa e mescolate bene il tutto. Se volete potete aggiungere al dahl di lenticchie un pizzico di curcuma. Il piatto è pronto!
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