I carciofi rappresentano una vera e propria miniera di principi attivi da cui derivano numerose proprietà benefiche per il nostro organismo.
Se mangiati regolarmente, possono portare soltanto vantaggi: ne può trarre giovamento chi soffre di disturbi gastrointestinali, problemi digestivi, stitichezza, ipertensione e colesterolo. Ma non solo! Ecco dunque perché vale la pena conoscere qualcosa di più su questo ortaggio.
Proprietà nutritive
Il carciofo è un alimento ricco di fibra alimentare, di sali minerali come sodio, potassio, ferro, calcio e fosforo e di una preziosa sostanza, la cinarina. Quest'ultima, oltre a conferire il caratteristico sapore amarognolo al carciofo, è responsabile della maggior parte delle sue proprietà benefiche. Il carciofo inoltre presenta anche biodisponibilità di vitamine A, B1, B2, C e PP.
Benefici del carciofo
- contribuisce allo svolgimento di una buona funzionalità epatica grazie all'azione della cinarina che stimola la produzione della bile e la direzione verso l'intestino
- contribuisce al corretto equilibrio intestinale
- migliora la diuresi ed è indicato per contrastare il sovrappeso e la cellulite
- possiede un potere saziante che aiuta chi segue una dieta
- grazie alla presenza di inulina, abbassa i livelli di colesterolo a beneficio del sistema cardiocircolatorio
- contrasta i radicali liberi, responsabili di invecchiamento e malattie cardiovascolari, grazie all'azione degli acidi fenolici dal potere antiossidante
Suggerimenti in cucina
- per sfruttare al meglio tutti i principi attivi dei carciofi è preferibile consumarli crudi. Se sono giovani e teneri, sarà sufficiente tagliarli a fettine sottili e condirli con olio extra vergine d'oliva e limone che attenuerà il sapore un po' amarognolo
- in alternativa, sono ottimi bolliti ed insaporiti con pepe, timo e olio d'oliva oppure saltati in padella con aglio, olio, peperoncino e un ciuffo di prezzemolo sminuzzato
Una curiosità…
Se il gambo del carciofo è sano, non va assolutamente buttato! Sarà sufficiente pelarlo per privarlo della parte esterna, più dura e leggermente legnosa, per poi gustarlo crudo o in cottura.