Il cibo può influenzare stati d'animo, umori ed emozioni? Le ricerche sembrano confermarlo: una brutta giornata può essere risollevata con la giusta combinazione di alimenti!
La relazione tra cibo e mente
Cibi che fanno dimagrire, che tonificano, che prevengono possibili patologie. Conosciamo bene le proprietà degli alimenti, così come i loro effetti sul fisico e sul metabolismo. Le ricerche in questo senso lasciano ormai ben pochi dubbi, eppure c'è un altro aspetto, meno indagato ma ugualmente interessante: la dieta influisce sensibilmente anche sulle sensazioni umorali.
Il motivo? Tutta questione di chimica: gli scambi cellulari tra le sostanze ingerite hanno caratteristiche che agiscono direttamente sul cervello, determinando reazioni differenti a seconda dell'alimento. Si tratta di un'informazione importante che può aiutare a tenersi alla larga da stati negativi, come ansia e depressione, per mantenere invece il corretto equilibrio psico-fisico.
Quanto la dieta può influenzare l'umore?
Gary Wenk, docente di Psicologia e Neuroscienza della Ohio University, ha indagato la relazione tra cibo ed emozioni e ha raccolto le sue riflessioni nel volume "Your brain on food" (per ora disponibile solo in inglese). Secondo il professor Wenk, alcuni alimenti hanno la capacità di creare dipendenza e influenzare i ricettori cerebrali, convalidando il nesso esistente tra cibo ed emozioni.
Il testo è davvero interessante, soprattutto per chi desidera conoscere le ragioni per cui risulta quasi impossibile dire di no a determinati alimenti e si è invece immuni ad altri sapori e odori. Inoltre, leggendo il libro è possibile capire se tali cibi siano parte della categoria “proibiti” o “proibitivi”, a seconda del fatto che possano apportare beneficio al cervello, danneggiando il corpo.
Gli alimenti che costituiscono un pericolo per l'umore
Le controindicazioni che un alimento porta con sé si riflettono sull'intero organismo. Così, alcuni alimenti risultano particolarmente dannosi:
- Zucchero: agisce direttamente sui livelli dell'insulina, alzando l'indice in modo istantaneo e regalando una sensazione di gratificazione immediata. Il picco di buonuomore, però, è destinato a scendere in picchiata – danneggiando l'efficienza e la dinamicità del cervello.
- Alimenti fritti: difficili da digerire, non sono un problema solo per lo stomaco. Gli alimenti tanto pesanti, infatti, inducono sonnolenza e rendono meno operativi.
- Caffé: la dopamina in esso contenuta stimola l'attenzione e induce sensazioni gratificanti, ma un’assunzione eccessiva sul lungo periodo rischia di provocare stati ansiogeni.
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