Allergia ai pollini, che strazio! Per chi soffre di allergie stagionali, la primavera è sicuramente il periodo peggiore. Ma il fastidio per pollini e graminacee può essere contrastato a tavola, con la giusta alimentazione!
Le causa delle allergie primaverili
Infiammazione e irritazioni, occhi che lacrimano, nasi che prudono. In primavera, i sintomi dell'allergia non lasciano scampo! Secondo gli esperti, la causa di queste manifestazioni sarebbe da considerare come una reazione anomala del sistema immunitario che, riconoscendo alcune sostanze come incompatibili, stimola la produzione di particolari anticorpi. Questi, liberando istamina e sostanze pro-infiammatorie, darebbero origine ai fastidiosi fenomeni di prurito e irritazione delle vie respiratorie.
Gli alimenti da evitare
Ebbene sì, la dieta può molto nel diminuire il fastidio dalle allergie! Il fenomeno, definito “reazione crociata”, è stato studiato dagli esperti. Esistono alimenti che presentano una parentela allergenica con le piante a cui, molti, sono allergici. In poche parole, si tratta di cibi che possono aumentare la risposta immunitaria dell'organismo, scatenando più facilmente le reazioni allergiche in presenza dei pollini. È stato calcolato che il 20-25% dei pazienti allergici ai pollini soffre, spesso, di allergia nei confronti di alcuni specifici alimenti vegetali. Casi del genere sono accompagnati da reazioni fisiche (bruciore, gonfiore, prurito) che possono manifestarsi al momento del contatto con il polline o in un secondo momento, in sedi diverse. Ecco perché è importante conoscere l’allergia al tipo o alla specie di piante, al fine di evitare i cibi dannosi.
La dieta per l'allergia alle betullacee
In caso di allergia alle betullacee, gli studiosi sconsigliano l'assunzione di:
- mela
- pera
- nespola
- pesca
- ciliegia
- prugna
- frutta secca
- kiwi
- carota
- sedano
- finocchio
- prezzemolo
- soia
- fave
Bioimis, la dieta per stare meglio!
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