In cucina , Cibi e proprietà
Pianta originaria della foresta pluviale, può essere utilizzata in cucina in numerose ricette di ispirazione orientale.
Il pandano (pandanus o pandan) è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Pandanaceae; poiché il suo habitat ideale prevede un ambiente caldo e umido, è diffusa, soprattutto, nella fascia tropicale di tre continenti: Asia, Africa e Oceania.
Esistono molti tipi di pandano
Del pandano esistono diverse varietà (oltre 600 specie) e solo alcune, come l’amaryllifolius, vengono utilizzate in ambito alimentare, specie nella cucina thai.
A seconda dell’appartenenza, può assumere la forma dell’arbusto o quella dell’albero e crescere fino alla considerevole altezza di 20 metri. Il suo fusto è dritto e cilindrico e ha foglie sottili, simili a lunghi nastri appuntiti e piatti che in alcuni casi possono essere spinosi. I suoi frutti ricordano vagamente delle grosse pigne o degli ananas e a piena maturazione assumono una colorazione aranciata e, in diverse specie, possono essere commestibili, così come le foglie, alcune parti dei fiori e delle radici.
Queste ultime sono in parte aeree e si dipanano sia dal tronco che dai rami verso il terreno, contribuendo così a sostenere gli esemplari più grandi e conferendogli una forma particolare.
Gli utilizzi in cucina
I ristoranti iniziano a utilizzare il pandano per frittelle e gelati o per aromatizzare la crema pasticcera. Non si tratta, però, solo di gusto. Le foglie di pandano hanno dei benefici per la salute: aiutano a curare le scottature, tengono lontani gli insetti e riducono lo stress.
Possono essere usate sia fresche che secche e sono caratterizzate da un sapore dolce, che le rende adatte alla preparazione di cocktail, dessert, creme e frullati, ai quali vanno unite dopo essere state sminuzzate.
Sono, anche, un ingrediente del pollo thai (precedentemente avvolto nelle foglie di pandano e successivamente fritto) e dei gamberoni saltati alla tailandese, così come di alcune salse fatte in casa. Sono insuperabili insieme al riso, esaltandone la dolcezza.
Gli indiani estraggono dai fiori del Pandanus fascicularis un olio essenziale, il kewra, utile per insaporire dolci e piatti a base di carne, e gli africani utilizzino i frutti del Pandanus utilis per ricavarne una polpa farinosa che può essere mangiata una volta cotta.
Bocconcini di pollo in foglie di pantano
Ingredienti
- 500 g di petto di pollo
- 30 foglie di pandano
- 1 cucchiaio di stevia
- 1 cucchiaio di olio di sesamo
- pepe nero
- 3 spicchi d'aglio
- 1 cucchiaio di radice di coriandolo tritato
Preparazione
Tagliate a bocconcini il petto di pollo. Pestate aglio, pepe nero e radice di coriandolo in un mortaio. Marinate per un'ora il petto di pollo con la stevia, l'olio di sesamo e il pesto precedentemente preparato. Lavate con cura le foglie, eliminando la parte dura. Avvolgete i bocconcini con le foglie e friggete nell’olio di arachidi caldo facendo attenzione a non bruciare troppo le foglie.
Bubble Tea ai cachi con infuso di pandano
Ingredienti
- 2 cachi ben maturi
- 1 tazzina di foglie secche pandano
- tè secondo gradimento
- 300 ml di latte
- stevia
Preparazione
Tagliate i cachi a metà e, aiutandovi con un cucchiaino mettete la polpa in un mixer o in un frullatore a immersione. Frullate la polpa dei cachi con il latte e, nel frattempo preparate il tè. Potete preparare un classico tè infuso a caldo lasciandolo in infusione in acqua calda per 5/10 minuti, oppure potete prepararlo a freddo, ma in questo caso occorrerà una notte di frigorifero (quindi dovrete metterlo in infusione la sera prima). Aggiungete la stevia al tè e, mentre lo lasciate raffreddare, mettete a cuocere in una pentola le foglie di pandano con 7 tazzine di acqua bollente per almeno 20/30 minuti, lasciando riposare per almeno altri 10/15 minuti. Scolate con un colino a maglie strette per rimuovere le foglie. In un bicchiere o con uno shaker mescolate il tè, l'infuso di pandano e il frullato di latte e cachi.
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