In cucina , Cibi e proprietà
Grazie al suo gusto intenso e pungente, la santoreggia viene anche chiamata erba acciuga. Insieme ad altre spezie, come il rosmarino e il basilico, fa parte degli ingredienti delle “Erbe di Provenza”, una miscela di spezie utilizzata in cucina per aromatizzare i cibi.
La santoreggia, Satureja hortensis, è una pianta annuale appartenenete alla famiglia delle Labiatae. Originaria dell’Asia, cresce spontanea nelle zone mediterranee dell’Italia settentrionale e nel centro Italia. Della pianta si utilizzano prevalentemente le foglie il cui aroma, particolarmente intenso e gradevole, ricorda un misto di timo e limone.
Grazie alle sue proprietà aromatiche, è molto utilizzata in cucina per insaporire piatti di carne e pesce, verdure e legumi e per aromatizzare i liquori, per esempio il vermouth. In campo cosmetico viene impiegata per la creazione di profumi e creme.
Proprietà e benefici
La santoreggia contiene una discreta quantità di sali minerali, come calcio, sodio, fosforo, potassio, ferro, zinco, rame, manganese, magnesio e selenio. Altre sostanze sono costituite da fibre alimentari, ceneri, proteine e grassi.
Queste sono le sue principali proprietà:
- Afrodisiaca: sin dai tempi più antichi a questa pianta erano attribuite proprietà afrodisiache, tanto che per un certo periodo ne fu vietata la coltivazione nei monasteri.
- Antibatterica: le proprietà e gli effetti benefici della santoreggia sono da imputare ai principi attivi contenuti nell’olio essenziale. La presenza di eugenolo, carvacrolo e timolo lo rendono un ottimo rimedio per raffreddori e influenza.
- Cardiotonica: l’utilizzo di questa pianta può apportare benefici anche in caso di affaticamento cardiaco.
- Abbassa il colesterolo: ha un buon contenuto di fibra alimentare e il suo consumo riduce i livelli di colesterolo cattivo LDL nel sangue, aumentando quelli dell’HDL.
- Riduce le infezioni: la pianta ha un buon contenuto di tannini, linalolo, carvacrolo e cimolo. Questi composti hanno attività antinfiammatoria e proteggono l’organismo dalle infezioni intestinali, polmonari e dalle infezioni ai reni.
- Antiossidante: i germogli e le foglie della santoreggia contengono antiossidanti, utili per combattere gli effetti nocivi dei radicali liberi e per prevenire tumori e malattie cardiovascolari.
- Espettorante: scioglie il muco e il catarro e ne favorisce l’espulsione.
- Riduce i fastidi delle punture di api e vespe: grazie al contenuto di carvacrolo, le foglie di santoreggia, strofinate sulla parte interessata, leniscono il dolore e l’irritazione.
I migliori risultati curativi di questa pianta si ottengono conservandola in mazzetti da sminuzzare sulle vivande, al momento dell’uso. Il suo infuso aiuta la digestione, riduce i dolori gastrici nervosi e la fermentazione intestinale.
Ricetta con la santoreggia
La santoreggia è anche conosciuta come “erba dei fagioli”, perché si accompagna molto bene ai piatti di legumi. Le sue proprietà, infatti, prevengono la formazione dei fastidiosi gas intestinali prodotti dal consumo di questi alimenti.
Vi proponiamo una gustosa ricetta, che valorizza questi due ingredienti:
Polpette di fagioli
Ingredienti
- 300 g di fagioli secchi
- 3 cucchiai di farina integrale di segale
- uova
- pangrattato
- 1 spicchio d’aglio tritato
- prezzemolo tritato
- 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
- un mazzetto di santoreggia
- 1 cucchiaino di peperoncino
Preparazione
Dopo averli messi a bagno, lessate i fagioli con la santoreggia e passarteli al passaverdure. Aggiungete l’aglio, il prezzemolo, due tuorli d'uovo, la farina di segale, i condimenti e gli aromi. Formate delle polpettine tonde, passatele nell'uovo sbattuto e nel pangrattato e friggetele. In alternativa, potete anche farle gratinare al forno.
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