Ha l'aspetto e le caratteristiche organolettiche di un uovo sodo di gallina, ma è interamente prodotto con ingredienti di origine vegetale.
L'Università di Udine festeggia il suo brevetto numero 100 con l'uovo vegano, l'invenzione è di quattro studentesse del corso di laurea magistrale in Scienze e tecnologie alimentari dell'ateneo friulano, Francesca Zuccolo, Greta Titton, Arianna Roi e Aurora Gobessi.
Frutto di un anno e mezzo circa di sperimentazione nei laboratori del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali, si tratta di un prodotto pronto al consumo, adatto non solo a quanti seguono la dieta vegana, ma anche a persone che soffrono di ipercolesterolemia o celiachia, dal momento che è privo di colesterolo e glutine.
Questo prodotto innovativo è frutto di un mix di ingredienti di origine vegetale e naturale, prevalentemente farine proteiche a base di legumi, oli vegetali, un gelificante e un sale speciale.
L'insieme restituisce un prodotto pronto per il consumo, da conservare in frigorifero e utilizzare in insalata o abbinato con varie salse, ideale anche per chi segue regimi alimentari controllati.
L'uovo vegano italiano
Di per sé l'idea non è nuova, ma la specificità del modello italiano è che si tratta di un uovo “finito”, mentre negli Stati Uniti sono stati brevettati prodotti in grado di sostituire l’uovo quando viene usato come ingrediente in altri prodotti o nelle preparazioni culinarie.
Inoltre, a quanto pare, le giovani ricercatrici sono riuscite a riprodurre l’uovo di gallina nel sapore, nella forma, nei colori e nelle proprietà nutritive.
In un'intervista rilasciata alla rivista Dissapore, le ideatrici non nascondono le difficoltà incontrate nella messa a punto del prodotto, soprattutto di carattere tecnologico e nella scelta degli ingredienti. Sono, infatti, servite numerosissime prove per ottenere la formulazione ottimale in termini di consistenza e gusto del prodotto finito.
Le potenzialità del prodotto sono talmente spendibili che presto il brevetto comincerà l'iter per la commercializzazione e le Aziende interessate potranno presentare domanda per avviare la produzione. Il mercato di interesse sarà quello dell'industria alimentare, con particolare riferimento alle Imprese che operano nel settore degli alimenti vegani o funzionali.
Chissà se fra qualche mese troveremo questo nuovo prodotto sugli scaffali dei normali supermercati. Quello che è certo è che la Coldiretti si sta già muovendo con l'intenzione di tutelare il vero uovo di gallina, cercando di imporre il divieto dell'utilizzo del termine uovo per questo nuovo alimento, perché il termine potrebbe trarre in inganno i consumatori.Non ci resta che aspettare!
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