Dall’origine incerta, la pianta dell’alkekengi cresce spontanea su tutto il territorio italiano a eccezione di Puglia e Calabria. È possibile trovarla dalla pianura fino alle quote collinari sui 1000 metri, principalmente al riparo dei boschi o lungo le rive dei fossi, nascosta da siepi ombreggiate.
Pianta erbacea perenne della famiglia delle Solanaceae, l’alkekengi è facilmente riconoscibile per i suoi frutti autunnali dal colore arancio vivo, che maturano sulla pianta protetti da un involucro di consistenza cartacea al tatto, la cui forma ricorda una piccola lanterna (da qui il nome di lanterna cinese). Il suo luogo d’origine è incerto: secondo alcuni la proviene dall'America del sud, altri pensano all'Europa, altri ancora alla Cina o al Giappone.
Proprio grazie al suo suggestivo aspetto, è una pianta ornamentale perfetta per decorare e rallegrare davanzali, balconi e giardini.
Facile da coltivare anche in vaso e resistente al freddo più intenso, l’alkekengi attira le farfalle, che, per effetto simbiotico, nei mesi primaverili ed estivi le si radunano attorno, creando scenografie naturali di grande effetto.
I suoi frutti, che solitamente si raccolgono a partire da settembre, sono bacche rosse, arancio o giallo-verdastri delle dimensioni di una ciliegia, poco succosi e molto zuccherini, con una lieve acidità che ricorda quella dei frutti di bosco.
I frutti contengono vitamina C e possiedono numerose proprietà
Le bacche della pianta dell’alkekengi sono un prezioso alleato per la salute. Dal sapore lievemente agrumato, sono, infatti, ricche di vitamina C (presente in quantità doppia rispetto a quella contenuta nel limone), acido citrico e tannino e sono considerate un potente antiossidante naturale.
Grazie alle sue proprietà benefiche, l’alkekengi è una pianta officinale molto usata in erboristeria, perché esercita un’azione diuretica, depurativa, lassativa, antireumatica e antinfiammatoria. In fitoterapia, invece, per il trattamento di gotta, calcoli e ritenzione urinaria si utilizzano principalmente le bacche, usate anche in profumeria o come colorante naturale.
Uno dei frutti preferiti dai pasticceri
I frutti dell’alkekengi hanno un gusto che ricorda vagamente quello del lampone e dell’ananas e sono molto diffusi nelle pasticcerie, ricoperti di cioccolato o canditi, oppure come ingrediente per dolci, macedonie, crostate, sorbetti e gelati. Inoltre, sono ottimi per realizzare confetture e gelatine.
Possono essere gustati anche da soli e crudi, utilizzati come decorazione per le insalate, spremuti per consumarne il succo o seccati leggermente.
Una ricetta facile e veloce? Vi consigliamo di provare insalata di valeriana con alkekengi, mandorle tritate e olio extravergine d’oliva. Una vera delizia!
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