I cascabel sono peperoncini originari del Messico. Il nome in spagnolo significa piccolo sonaglio e sta ad indicare il rumore che fanno i numerosi semini in esso contenuti quando il cascabel secco si scuote.
La pianta è adatta per la coltivazione ornamentale e raggiunge circa gli 80 cm di altezza.
Il fiore è bianco, mentre il frutto è tondeggiante, di circa 3 cm di diametro, di colore dal verde al rosso a seconda dello stadio di maturazione, anche se dopo l'essiccazione vira verso il marrone. Ha la caratteristica di colorare di rosso intenso i piatti.
Non è esageratamente piccante e si distingue per un colore scuro e un retrogusto affumicato con note agrumate. Viene prettamente utilizzato nella preparazione di salse, o per insaporire piatti come zuppe o stufati. Aggiungono la nota piccante e un pò acida che dà profondità al piatto senza coprire i sapori.
Proprietà del cascabel
Nel cascabel, ma più in generale in tutte le tipologie di peperncino, ritroviamo una sostanza dotata di interessanti attività fitoterapeutiche, la capsaicina, la stessa molecola responsabile del suo sapore piccante.
La capsaicina, che si concentra nei frutti e nei semi del frutto, è nota per le sue proprietà:
- rubefacenti (se applicata sulla cute induce vasodilatazione),
- digestive (aumenta la secrezione di saliva e succhi gastrici),
- antiossidanti,
- antibatteriche.
È ampiamente utilizzato ad uso interno per vari problemi di digestione. Grazie al suo contenuto in antiossidanti e capsaicina (vasodilatatore), viene anche usato per certi disagi cardiovascolari, tra cui soprattutto la scarsa circolazione, il colesterolo alto e la prevenzione generale delle malattie cardiache.
Il cascabel in cucina
Aggiunto a crudo o in cottura nelle ricette dona un leggero tocco piccante, ma anche una certa dolcezza e un po’ di acidità ai piatti.
I cascabel sono perfetti per quelle pietanze che richiedono un tocco di calore e una leggera “spinta” nel gusto. Si abbinano benissimo con manzo, maiale e pollo e si possono aggiungere interi a zuppe, chili e piatti a base di legumi.
Si utilizzano sia freschi che secchi, e la capsula tonda, che quando è fresca è particolarmente carnosa, contiene numerosi semini. Rispetto ad altri peperoncini il cascabel ha bisogno di più tempo per reidratarsi ed è preferibile rompere prima la pelle in piccoli pezzi eliminando i semi.
Come conservare il peperoncino
I metodi migliori per conservare il peperoncino, in modo che non perda le sue proprietà, sono la conservazione sott'olio e l'essiccazione appena colto; in caso contrario si corre il rischio di alterarne il sapore. Si consiglia di essiccare i peperoncini al sole e polverizzarli qualche giorno dopo la raccolta.
No al sale, sì alle spezie
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