Il nostro cervello è scolpito da ciò che mangiamo. Se è troppo grasso o ricco di zucchero ci possono essere conseguenze permanenti.
Il desiderio di cibo influenza ciò che le persone mangiano e il loro peso corporeo ed essere consapevoli di queste voglie ci consente di avere più controllo sul nostro corpo e la nostra vita.
Le voglie di cibo, in particolare l'intenso desiderio di mangiare determinati alimenti, che spesso sono i meno sani, incidono per ben l'11% del comportamento alimentare e dell'aumento di peso.
Questi impulsi potrebbero sabotare gli sforzi per mantenere buone abitudini alimentari e un peso corporeo nella norma, indipendentemente dal periodo dell'anno, ma è possibile ridurle con la dieta e l'attività fisica.
Secondo una recente ricerca, il desiderio di cibo influenza ciò che le persone mangiano e il loro peso corporeo.
Ci sono dei momenti nel corso della giornata in cui la voglia di un determinato cibo è una sorta di chiodo fisso. Uno studio della Louisiana State University, pubblicata sulla rivista Current Opinion in Endocrinology & Diabetes and Obesity, le voglie di cibo influenzano il comportamento alimentare e l'aumento di peso più della genetica.
Cosa succede quando mangiamo il nostro cibo preferito?
I livelli di dopamina aumentano, creando una sensazione di piacere. Mangiare troppo di un cibo preferito, però, provoca una diminuzione degli effetti della dopamina, nel cervello il segnale diventa più debole. Quindi, improvvisamente, è necessario aumentare la “dose” per ottenere lo stesso effetto.
La ricerca ha messo in luce come essere consapevoli di queste voglie ci dà più controllo.
Come si gestiscono queste pulsioni? Per esempio per ridurre il desiderio di un determinato alimento è bisogna mangiarlo meno frequentemente. In altre parole, è meglio rimuovere qualcosa dalla dieta piuttosto che provare a mangiarne piccole quantità. Dallo studio emerge, anche, che perdere peso riduce le voglie di cibo, così come il fatto che diversi gruppi socio-economici possono avere risposte diverse.
Sull'argomento si sa ancora troppo poco.
Gli studiosi che hanno esplorato il tema invitano, comunque, alla cautela. Le voglie non sono l'unico problema correlato all'aumento o alla perdita di peso. Secondo Myers, responsabile della ricerca statunitense, il desiderio di cibo è solo un pezzo importante del puzzle quando si parla di perdita di peso, ma sono coinvolti anche molti altri fattori, tra cui la genetica e il comportamento alimentare.
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