Congelare il cibo è semplice, permette di risparmiare soldi e spesso anche tempo, ma com'è il risultato?
È una questione di comodità per tutti quelli che finiscono tardi di lavorare e non hanno tempo infinito per fare la spesa, ma anche una questione di etica, perché il cibo avanzato non si butta. Così congelare gli alimenti è una pratica utile anche se non così scontata.
È necessario seguire regole ben precise per non commettere errori grossolani e arrivare anche a compromettere la propria salute.
Congelare o surgelare?
Il processo di congelamento consiste nel portare gli alimenti ad una temperatura vicina ai -15°C in un lasso di tempo piuttosto lungo, circa 24 ore, attraverso il freezer di casa. Durante questo periodo di tempo si formano macrocristalli di ghiaccio che rompono la struttura cellulare degli alimenti. Ecco perché, una volta scongelato, il prodotto avrà una consistenza più molle e meno compatta.
Con la surgelazione, invece, il raffreddamento a bassissime temperature (anche -80°) avviene in tempi molto brevi e i cristalli di ghiaccio che si formano sono minuscoli, tanto che una volta scongelato l’alimento mantiene la stessa consistenza di quello fresco.
Però, questo si può ottenere soltanto con strumenti professionali.
I cibi da non congelare
Sono quelli troppo ricchi di acqua o di grassi, dato che tendono a perdere la loro consistenza e anche il loro sapore.
Tra gli alimenti che sarebbe meglio non congelare troviamo le verdure a foglia verde, come ad esempio la lattuga. Idem per cetrioli, cipolle e pomodori.
Conservarle le patate in freezer non ha molto senso poiché sono un ortaggio che, fresco, si conserva per lungo tempo senza bisogno di particolari accorgimenti. In più, diventano molto pastose una volta scongelate.
Inoltre, attenzione anche alle uova, che nel freezer esplodono.
Come congelare carne e pesce
Per favorire il congelamento della carne fresca cerca di evitare di mettere in freezer pezzi di grandi dimensioni, meglio optare per fette singole e monoporzioni, ben separate l’una dall’altra: in questo modo il freddo raggiungerà più velocemente e in modo omogeneo il cuore del pezzo di carne, e anche lo scongelamento sarà più semplice e veloce.
Le salsicce e macinati si mantengono per circa 3 mesi, la carne di maiale per 4 mesi, la carne di bovino 9, pollo e tacchino fino a 12 mesi.
Al momento del congelamento, il pesce dovrà essere freschissimo, perché altrimenti rischia di essere contaminato con pericolosi batteri. Inoltre, deve essere ben pulito ed eviscerato, lavato accuratamente con acqua corrente, asciugato e poi chiuso in sacchetti appositi per congelare.
I pesci magri, come sogliola e merluzzo, possono essere conservati in freezer per massimo 6 mesi; invece, per quanto riguarda i pesci grassi, come salmone o tonno, è bene non superare i 3 mesi di tempo.
Come confezionare gli alimenti da surgelare?
Il packaging è fondamentale per la buona riuscita dell’operazione di surgelamento, in quanto se entra aria nella confezione il cibo congelato rischia di andare a male ed essere contaminato. Dunque, se si congela del cibo per poco tempo sono sufficienti sacchetti e pellicola trasparente mentre se si devono surgelare cibi a lunga durata è meglio optare per i contenitori appositi, che sono in grado di mantenere l’isolamento per un lasso di tempo superiore. Mai surgelare utilizzando dei bicchieri e ricordarsi sempre di applicare le etichette a tutto ciò che si surgela, avendo l’accortezza di sistemare le cose più “nuove” sulla parte posteriore e quelle più “vecchie” davanti.
Come scongelare gli alimenti?
Molti dei cibi che congeliamo vanno scongelati prima di essere utilizzati e la cosa migliore per eseguire questa operazione è usare il frigorifero: 24 ore prima è necessario tirare fuori ciò che dobbiamo scongelare e posizionarlo direttamente in frigorifero in modo che non risenta del passaggio brusco dal freddo al “caldo”. Se si scongela la carne, è bene avere l’accortezza che il liquido di scongelamento non vada a finire su altri alimenti rischiando di contaminarli e ricordarsi sempre che il cibo deve essere del tutto scongelato. Se, infatti, non è del tutto scongelato, impiega di più a cuocersi, richiede di temperature di cottura maggiori e non è garantita l’uccisione di tutti gli eventuali batteri.
Una volta scongelati, i cibi vanno mangiati entro e non oltre 24 ore e non possono essere congelati nuovamente.
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