Questa spezia è però poco conosciuta in Europa, ma è parte integrante della cultura indonesiana e africana.
Il cubebe (noto come piper cubeba o pepe di Giava) è una arbusto rampicante originario dell’Indonesia. Dai suoi frutti, una volta essiccati, si possono ottenere delle piccole bacche speziate grazie alle quali si realizzerà poi l’olio essenziale. La pianta cresce spontaneamente e viene coltivata nelle isole di Giava, Sumatra e nell’arcipelago malese, senza dimenticare alcune zone dell’Africa, come la Sierra Leone e il Congo.
I suoi frutti sono simili al pepe nero. Hanno un colore nerastro con sfumature marroni, mentre al suo interno sono bianchi e resinosi, ricchi di oli essenziali, che sono responsabili del suo aroma.
Proprietà del cubebe
I frutti del cubebe possono vantare proprietà diuretiche, balsamiche e antisettiche delle vie urinarie. Sono un rimedio naturale per contrastare l’asma, faringiti, meteorismo e fermentazioni intestinali e diarrea.
Vengono utilizzati nel settore cosmetici per alterare l’olio essenziale di patchouli; moltissime case cosmetiche, inoltre, lo usano nei loro prodotti antirughe. Storicamente con il cubebe venivano realizzate delle sigarette per il trattamento di asma, faringiti croniche e riniti allergiche.
Il cubebe in cucina
Il sapore risulta simile al cardamomo, alla noce moscata e al chiodo di garofano, con sfumature dolciastre, agrumate e mentolate. È un pepe leggero e molto aromatico.
Poiché in Occidente era assai diffuso nel Medioevo, molte ricette risalgono a quel periodo. Talvolta usato come sostituto del pepe in ricette di carne o salse. Si abbina bene con carni, verdure e formaggi. È consigliato negli impasti per i biscotti salati e a chi ama il pepe leggero, ma aromatico. Il suo odore gradevole e piuttosto acre, il sentore resinoso, balsamico e fresco che ricorda il ginepro e il mirto lo rende adatto alla cacciagione.
Il cubebe nel mondo
- In Polonia è usato per l’Ocet Kubebowy, un condimento tipico composto di aceto, cubebe, cumino e aglio.
- Molto adatto a insaporire i dessert di cioccolato amaro e i tartufi al cioccolato, è usato principalmente nella cucina asiatica.
- In Indonesia è un ingrediente di diversi masala, mentre in Cina entra nella composizione dei curry.
- Nella cucina marocchina e tunisina è spesso utilizzato nella pasticceria, talvolta candito con zucchero o glassa di tamarindo. Inoltre, rientra tra gli ingredienti della miscela di spezie ras el hanout.
Per esaltarne la fragranza, si consiglia di macinarlo sul momento e poi di riporlo in un luogo non umido e non molto illuminato, ben chiuso in un barattolo di vetro di modo che non perda l’aroma.
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