È usata come un cereale ma non lo è, la sua storia inizia 5000 anni fa nelle Ande e i suoi benefici sono ormai celebri in tutto il mondo.
La quinoa (Chenopodium quinoa) è una pianta appartenente alla famiglia delle Chenopidacee. Originaria del Sud America, viene spesso erroneamente considerata un cereale, anche in virtù del suo elevato contenuto di amido; in realtà, però, non appartiene alla famiglia delle graminacee ed è, invece, imparentata con gli spinaci, tant’è che le sue foglie si possono cucinare allo stesso modo e il sapore è molto simile.
Priva di glutine, è un alimento adatto a chi soffre di celiachia.
È molto ricca di proteine, carboidrati e fibre alimentari e nella sua composizione sono presenti due aminoacidi essenziali molto importanti per il buon funzionamento dell’organismo: lisina e metionina, che favorisce il metabolismo dell’insulina.
Contiene, infine, una buona quota di minerali e vitamine, in particolare magnesio, vitamina C e vitamina E. Viene definita uno pseudo cereale e grazie alle sue caratteristiche, rappresenta comunque una valida alternativa a questo tipo di alimenti.
In natura ne esistono più di 1800 varietà, ma sono tre i maggiori tipi di quinoa in commercio: bianca, rossa e nera. La prima, con il sapore più neutro e meno accentuato, è l’ideale per chi non l’ha mai provata prima. Le altre, invece, hanno un gusto decisamente più intenso.
La quinoa in cucina
Esattamente come i cereali, la quinoa si presta alla preparazione di numerosissimi piatti, dalle zuppe alle minestre, dalle insalate ai contorni, fino ai dolci.
Il procedimento per cucinarla è in realtà molto semplice: dobbiamo anzitutto riempire una pentola con dell’acqua, seguendo il rapporto di due tazze d’acqua ogni tazza di quinoa che si intende preparare, e metterla sul fuoco. Quando l’acqua sarà giunta ad ebollizione sarà arrivato il momento di versare i nostri semi mescolando lentamente. A questo punto dovremo continuare a cucinare a fuoco basso, coprendo la pentola con un coperchio, all’incirca per 15 minuti, fino a quando l’acqua non sia assorbita.
Ma ecco qualche altro piccolo trucco per cucinare una quinoa deliziosa:
- Il risciacquo è necessario: questo alimento possiede un naturale rivestimento protettivo, chiamato saponin, che potrebbe rendere i vostri semi, una volta cotti, di un sapore amaro. Fortunatamente, è facile liberarsi di questo rivestimento sciacquando semplicemente il tutto poco prima di mettersi ai fornelli.
- La tostatura perfetta: tostare i semi prima di bollirli è un modo semplice ed efficace per far risaltare al massimo il loro sapore. Sarà sufficiente far saltare la vostra quinoa per alcuni minuti in una pentola con un cucchiaio di olio a fuoco basso, mescolando continuamente finché i semi non iniziano a dorare.
- Per la bollitura non solo acqua: mantenendo il rapporto di 2 tazze di liquido per ogni tazza di quinoa, è possibile bollire i semi anche in brodo di pollo, funghi o vegetale, per dare differenti sapori, anche se l’acqua è naturalmente la scelta più facile e sana.
- Rispettare i tempi di cottura: cuocere la quinoa è molto veloce (ci vogliono circa 15 minuti). Dopo aver portato l’acqua a ebollizione, aggiungete la quinoa mescolando lentamente. A questo punto, abbassate la fiamma, coprite la pentola e lasciate che il tutto bolla delicatamente, finché l’acqua non sarà assorbita.
- L’arruffamento finale: dopo aver lavato, tostato e bollito la vostra quinoa, usate una forchetta per arruffare e separare i semi, in modo che non risultino appiccicati o in grumi.