Cibi e proprietà , Alimentazione
Il team di scienziati presso l'Università Rush di Chicago ha sviluppato un regime alimentare noto come "MIND". Questo protocollo nutrizionale è progettato non solo per migliorare la salute cerebrale ma anche per rallentare il progresso delle malattie neurologiche. Funzionerà davvero? Cosa dicono gli ultimi studi?
Migliorare la Funzionalità Cerebrale con la Dieta MIND: Cosa Dice l'Ultimo Studio
Che l'alimentazione condizioni ogni aspetto della nostra vita e della nostra salute è ormai chiaro a tutti, ma esistono approcci nutrizionali specifici che portino particolari attenzione ad alcuni disturbi come quello della funzionalità celebrale?
L'attenzione crescente verso il legame tra la nostra alimentazione e la salute cerebrale ci ha portato alcuni ricercatori a studiare un protocollo nutrizionale chiamato MIND che mette l'accento su alimenti specifici e le relative indicazioni di consumo.
Ma la dieta MIND, associata a un minore rischio di declino cognitivo, funzionerà davvero? Ad oggi sembra che le prove a supporto di questa affermazione siano principalmente osservazionali e non possono stabilire una relazione causa-effetto definitiva.
Nel recente studio pubblicato sul New England Journal of Medicine (NEJM) condotto dai ricercatori di Chicago, non sono emerse differenze significative nel miglioramento dei punteggi cognitivi tra il gruppo di controllo e il gruppo che ha seguito la dieta MIND. Tuttavia, è possibile che il periodo di intervento (3 anni) sia stato troppo breve per rilevare differenze significative in termini di declino cognitivo.
Lo studio in questione ha coinvolto 1.929 persone con un BMI indicativo di sovrappeso, una storia familiare di demenza e una dieta non ottimale. Questi partecipanti sono stati divisi in due gruppi: uno che ha seguito la dieta MIND e l'altro che ha seguito una dieta generica (il cosiddetto "gruppo di controllo"). Dopo tre anni, entrambi i gruppi hanno mostrato miglioramenti nei punteggi cognitivi generali, e le dimensioni del cervello osservate tramite risonanza magnetica sono risultate simili.
Quali sono i principi della dieta MIND?
In realtà non si tratterebbe di una vera e propria dieta, ma di un approccio nutrizionale che punta a privilegiare questi singoli alimenti con le relative indicazioni di consumo:
-le verdure a foglia verde e scura: bisogna consumarne tutti i giorni una porzione (i cavoli, l’indivia, la rucola, le cime di rapa, le bietole, le erbette, gli spinaci, la lattuga romana) perché sono fonte di acido folico (molto importante per la funzionalità cerebrale);
-i frutti rossi (come lamponi, mirtilli, ribes): vanno consumati almeno 5 volte alla settimana;
-i cereali integrali: servono tre porzioni al giorno;
-la frutta secca a guscio: almeno 5 volte la settimana;
-i fagioli: in quattro pasti la settimana;
-il pesce: almeno una volta a settimana (meglio se azzurro);
-il pollo: due volte a settimana.
Quale importante lezione impariamo da questo studio?
Sicuramente il miglioramento della salute cognitiva delle persone, a cui i partecipanti al test sono giunti non solo seguendo l'approccio MIND ma anche attraverso una corretta alimentazione sottolinea ancora una volta quanto alimenti naturali e non lavorati siano la miglior medicina per il nostro benessere, come da sempre sostenuto dall'Accademia Alimentare Bioimis.
Che alcuni alimenti possano avere una funzione specifica nel proteggerci da alcune patologie è ormai chiaro, come è altrettanto chiaro che la nostra alimentazione NON possa essere standardizzata come nell'approccio MIND, ma debba essere personalizzata, come BIOIMIS insegna, rispetto alle caratteristiche e agli obiettivi di ognuno per essere sicuri di assumere anche tutti i macro e micro nutrienti necessari al benessere di tutto il nostro corpo