Bufale e disinformazione sono molto pericolose quando riguardano la salute e spesso non è facile distinguerle tra milioni di informazioni.
Spaventare la gente, creare allarmismo e sensi di colpa, far circolare informazioni incontrollate per generare quel tipo di timore che serve a vendere qualcosa di giusto e miracoloso e a far cambiare le abitudini alimentari non in base alla tutela della salute, ma alle necessità del marketing. Questo è quello che succede ogni giorno, ma perchè siamo disposti a crederci?
Gli italiani hanno un grandissimo problema con le fake news
Il 92% non è in grado di classificare correttamente un sito di bufale, l’86% con non sa riconoscere un profilo falso su Twitter, e il 64% non lo sa fare nemmeno di fronte ad una pagina Facebook di bufale. E, soprattutto, l’89% non sa riconoscere una fake new.
Alcune fake news diffuse sul cibo?
-
Un'alimentazione senza glutine aiuta a mantenere la linea, fa funzionare meglio l'intestino, disintossica e migliora l'aspetto della pelle? Non è vero. Se non ci sono reali problemi di salute, come la celiachia o la sensibilità al glutine diagnosticata da un medico, ridurre, o addirittura eliminare, il glutine dalla propria dieta può condurre a un regime dietetico molto restrittivo, in alcuni casi sbilanciato.
-
Depurarsi dalle tossine con i succhi detox. Si tratta di centrifugati o estratti di frutta e verdura, che vanno a sostituire i pasti per qualche giorno. Ma una dieta di solo succo è necessaria? No, anzi è dannosa, perché si rischiano carenze alimentari.
-
I cereali integrali non fanno ingrassare. Esiste l'errata credenza che i cereali integrali sono consigliati solo a chi è a dieta, perché non farebbero ingrassare, però l'unica differenza che hanno rispetto a quelli raffinati è l'apporto di fibre, che migliorano l'attività dell'intestino e aumentano il senso di sazietà.
- I cibi light fanno dimagrire. Erroneamente la comunicazione e il marketing di moltissime multinazionali porta le persone meno informate a credere che i cibi "light" ossia ad un ridotto contenuti di grassi possano fare dimagrire. Basterebbe guardare le tabelle nutrizionali per accorgersi che a fronte di un ridotto contenuto di grassi gli alimenti sono spesso riempiti di zuccheri semplici che li rendono peggiori della loro versione tradizionale.
Perché crediamo a queste bugie?
C'è sempre una componente emotiva nel nostro approccio, muove paure antiche e contemporaneamente evita l'impegno. Da quello di approfondire e capire se siamo di fronte a una informazione sbagliata, a quello di rivedere con criterio medico e scientifico la nostra dieta. Meglio credere al frutto miracoloso, al beverone delle meraviglie, a diete estreme mutuate dalla pratica sportiva.
Rispetto all’Istituto Superiore di Sanità, che mette in allerta la popolazione italiana circa le bufale, il 57% degli italiani è convinto che siano gli amici le migliori fonti di informazione. Spesso si pensa che più siamo a pensarla così, più significa che siamo di fronte alla verità. Ed è così che spesso si cade in errore tutti insieme.