Prodotto dalle api, il miele è considerato sano per natura. Ma è davvero così?
Il miele è composto principalmente di fruttosio, glucosio e acqua e contiene tracce di vitamine, minerali, elettroliti, enzimi, aminoacidi e flavonoidi e questi composti sono responsabili di alcuni dei potenziali benefici per la salute e sono quello che distingue questo dolcificante da quelli più tradizionali, come lo zucchero.
Diverse ricerche hanno individuato un legame fra il suo consumo e un miglioramento dell'equilibrio microbico intestinale, della tosse e di altre condizioni respiratorie, mentre la presenza dei nutrienti è stata collegata a proprietà antibatteriche, antiossidanti e anti-infiammatorie. Ma occorre sempre guardare il quadro nutrizionale completo, il che significa che per avere molti di questi benefici, dovremmo mangiarne una grande quantità e consumare dosi eccessive di zucchero è collegato all'aumento del peso, come pure a un rischio maggiore di patologie croniche, come malattie cardiache e diabete.
È anche vero, però, che il miele ha un potere dolcificante superiore a quello dello zucchero e se ne può usare, quindi, di meno.
Gli effetti su colesterolo, trigliceridi e glicemia
Il miele contiene fruttosio, che, anche se naturale, ha comunque effetti sul colesterolo, i trigliceridi e la glicemia. Quindi, può essere un rischio per i diabetici.
In uno studio controllato effettuato su pazienti diabetici, è stato evidenziato che in quelli che hanno utilizzato miele per 8 settimane c’era stata una diminuzione di peso corporeo, trigliceridi e colesterolo totale, mentre il colesterolo HDL era aumentato. Tuttavia, anche gli indicatore dei livelli di glucosio nel sangue erano aumentato, e questo è negativo.
Un altro studio condotto su soggetti sani, diabetici e iperlipidemici ha rivelato che il miele provoca un aumento della glicemia più basso rispetto al destrosio (glucosio) e al saccarosio (glucosio e fruttosio). Inoltre, incrementa, anche se non non di tanto, il livello di zuccheri nel sangue. In più, riduce la proteina C-reattiva (CRP) e il colesterolo LDL e i trigliceridi nel sangue. Il miele abbassa anche l’omocisteina, un altro fattore del sangue associato alle malattie.
Molte ricerche hanno confrontato il miele e lo zucchero e hanno rilevato che il primo ha effetti leggermente meno dannosi sul metabolismo. In più, quello crudo non filtrato contiene un’abbondanza di vari antiossidanti, che possono avere importanti benefici sulla salute.
In genere, nella dieta gli antiossidanti sono associati a un miglioramento della salute e a un minor rischio di malattie.
Al mondo esistono tantissime varietà di miele
Il miele si differenzia principalmente in biologico, grezzo e filtrato, ma come viene illustrato sul National Honey Board, ne esistono oltre 300 varietà. La varietà si riferisce alla provenienza, in pratica ai fiori di cui si sono nutrite le api, e di conseguenza il colore, il sapore e le più importanti proprietà nutrizionali del miele dipendono dal nettare utilizzato dalle api.
Poiché il sapore del miele è quello che lo distingue più di tutto dagli altri dolcificanti, sarebbe consigliabile usarlo in modi che esaltino questa sua particolarità: aggiunto nel tè, mescolato allo yogurt o spalmato sul pane tostato, ma è ottimo anche come condimento per l'insalata.
Il miele acquistato direttamente dal produttore è da preferire a quello industriale
Il miele, quando è di ottima qualità, crudo, biologico e non filtrato, è uno degli alimenti più potenti ed energetici a cui possiamo ricorrere.
Come distinguere il miele artigianale? È più denso e, sebbene la consistenza possa variare a seconda che sia grezzo o filtrato, si muove lentamente. Inoltre, non si sparge come fosse uno sciroppo e non risulterà eccessivamente appiccicoso sulle mani, mentre l'odore è definito, di solito floreale. Ecco perché, quando possibile, è sempre preferibile acquistare il miele prodotto localmente e dove sia possibile verificarne la produzione, così da essere sicuri che quello che si sta comprando sia realmente miele.
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