In vista delle grandi abbuffate delle festività natalizie, avete già svaligiato i negozi di alimentari riempiendovi la casa di qualsiasi tipo di cibo e in quantità tali da sfamare l'intero condominio? Sembra di sì, secondo Waste Watcher.
Durante le Feste gli italiani sprecano molto, in particolare denaro (43%) e cibo (41%), ma anche carta e imballaggi (11%) e tempo (5%). Tanto che per gli italiani, le feste natalizie rappresentano sì un momento di piacere (28%) ma anche di spreco (23%) quasi a pari merito con un periodo di regali (19%). È quanto emerge dai dati Waste Watcher, presentati in occasione della consegna dei Premi Vivere a Spreco Zero.
Grande spreco di frutta e verdura.
Si calcola che circa il 5% dei cibi che compriamo durante le feste di Natale non verrà consumato e sarà buttato. E cosa finirà nel cassonetto? Principalmente la frutta e la verdura, che durante le feste vengono accantonate a favore di cibi più sostanziosi e complessi, ma anche il pane, i latticini e la carne.
Durante questo periodo di feste ci sarà, quindi, un’impennata del livello di spreco alimentare, che porterà a un aumento del livello di inquinamento (1 tonnellata di rifiuti alimentari produce 4,2 tonnellate di CO2).
In fumo 80 euro per famiglia.
La Confederazione Italiana Agricoltori ci fa sapere che ogni anno 25 milioni di tonnellate di cibo vengono buttate via senza essere consumate e, se consideriamo che questo spreco ci costa 37 miliardi di euro, cioè il 3% del nostro Pil, il dato è ancora più preoccupante.
Se, poi, si analizzano i dati del periodo natalizio scopriamo che si getteranno via circa 500.000 tonnellate di cibo, che corrispondono a circa 80 euro per famiglia che vanno in fumo inutilmente.
Andrea Segrè, fondatore del movimento Spreco Zero, spiega: “Non dobbiamo abbassare la guardia: lo spreco domestico ci costa infatti ogni giorno all’incirca 1 euro, pari a 145 kg di cibo gettato in casa ogni anno, per 6,9 euro la settimana e 360 euro circa ogni anno. È una questione su cui si gioca il futuro della Terra, per questo dobbiamo sensibilizzare innanzitutto i giovani, dai bimbi ai millennials della generazione Z”.
Emilia Romagna contro tendenza.
Secondo Waste Watcher, in Emilia Romagna la percezione di sprecare in casa a Natale è lievemente inferiore alla media nazionale, indice di sensibilizzazione più forte intorno al cibo e al suo valore.
Per gli italiani il Natale rappresenta:
- Un periodo di abbondanza e ricchezza (48% per l'Emilia Romagna e 45% per la media italiana).
- Un'occasione di divertimento (30% contro 28% degli intervistati in Italia).
- Il momento in cui si fanno più regali (23% contro 19% del resto d’Italia).
- Un periodo in cui si dà più attenzione al cibo (21% contro 18%).
Ecco alcuni consigli per evitare sprechi alimentari a Natale:
Pianificate il menù.
Scegliendo con attenzione il menu delle Feste, si può pianificare cosa e quanto acquistare, spendendo il giusto. Non a caso il 32% delle volte si spreca a causa di un eccesso di acquisto generico.
Comprate solo ciò che serve.
Sembra banale, ma scegliendo solo l’essenziale, preferendo la qualità alla quantità, potrete ottenere una tavola meno imbandita, ma di certo più saporita, evitando di comprare prodotti non necessari.
State alla larga dal 3x2.
Il 26% dello spreco deriva dall’acquisto di prodotti in offerta speciale. A volte può essere conveniente, ma se già sappiamo in partenza che non li useremo perché acquistarli?
Riutilizzate il cibo avanzato.
Se ci sono avanzi, si possono riutilizzare nella preparazioni di altre portate. Per esempio, il lesso rimasto può diventare l'ingrediente principale di saporite polpette, o con le verdure rimaste si può preparare un minestrone saporito. Non c'è limite alla creatività.
Surgelate gli avanzi.
Le porzioni avanzate possono essere surgelate per gustarle in altre occasioni.
Ogni cosa al suo posto.
Riporre le verdure nella parte bassa del frigo per evitare che ammuffiscano. Per la frutta il metodo migliore di conservazione è a temperatura ambiente. Frutta e verdura rappresentano il 16% dei prodotti più sprecati, è importante quindi seguire una corretta conservazione.
Il pesce si può conservare in frigorifero, se fresco, per un paio di giorni al massimo, oppure può essere anche congelato. Deve essere sistemato in posizione intermedia nel frigo, opportunamente avvolto in pellicola trasparente o in contenitori chiusi. I molluschi, invece, devono essere riposti in un piano intermedio, in contenitori che ne garantiscano l’isolamento dagli altri cibi per evitare eventuali scambi di batteri.