Bastano due porzioni a settimana di pesce per diminuire il rischio cardiaco
Mangiare due porzioni a settimana di pesce azzurro può aiutare a prevenire le malattie cardiovascolari nelle persone che già sono ad alto rischio e che hanno avuto patologie cardiache o ictus. Al centro di questo beneficio ci sono gli acidi grassi omega-3, che i ricercatori hanno scoperto essere legati a un minor rischio di eventi cardiovascolari importanti.
Che cosa sono le malattie ischemiche?
Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte al mondo. Tra queste, in cima alla lista ci sono quelle di origine ischemica: determinate da uno squilibrio tra la richiesta e l’apporto di ossigeno al miocardio, il tessuto muscolare del cuore. Questo fabbisogno non soddisfatto provoca un’alterazione dell’attività elettrica e della capacità contrattile delle zone colpite. Da cui le due possibili manifestazioni cliniche della cardiopatia ischemica: l’angina pectoris e l’infarto del miocardio. L’aterosclerosi è di gran lunga la causa più frequente di cardiopatia ischemica ed è determinata da fattori di rischio non modificabili (età, sesso, familiarità) e da altri su cui invece è possibile intervenire.
Il ruolo della prevenzione
I fattori di rischio modificabili correggendo lo stile di vita o ricorrendo ai farmaci sono diversi: dall'ipertensione all'iperglicemia, dal fumo di sigaretta alla sedentarietà e all'eccesso di peso. Quasi tutte queste condizioni sono legate da un filo rosso invisibile: la qualità della dieta.
Ciò che mangiamo può proteggerci dalla comparsa degli altri fattori individuati.
Una ricerca dimostra i benefici del consumo di pesce sul cuore
C'è un significativo vantaggio protettivo del consumo di pesce nelle persone con malattie cardiovascolari, almeno secondo uno studio diretto da Andrew Mente, docente della McMaster University e ricercatore presso il Population Health Research Institute.
Il lavoro è stato realizzato su 192.000 persone, di cui circa 52.000 con malattie cardiovascolari. Nessun beneficio alla salute del cuore è stato notato invece con il consumo di pesce nei pazienti senza malattie cardiache o ictus.
All'aumento del consumo di pesce aumentano i benefici cardiovascolari
Questo studio ha importanti implicazioni per le linee guida sull'assunzione di pesce a livello mondiale. Indica che l'aumento del consumo di pesce e in particolare del pesce azzurro nei pazienti vascolari può produrre un modesto beneficio cardiovascolare.
Anche le persone a basso rischio di malattie cardiovascolari possono avere una modesta protezione dalle patologie cardiache mangiando pesce ricco di omega-3, ma i benefici per la salute sono risultati meno pronunciati rispetto a quelli ad alto rischio.