I veronesi lo chiamano “l’oro rosso della Bassa”: stiamo parlando del radicchio di Verona IGP.
Prodotto in molti comuni della provincia scaligera e in alcune zone limitrofe del Vicentino e del Padovano, deriva dalla coltivazione della cicoria rossa, presente già alla fine del '700 nei broli (gli orti cittadini) e negli interfilari delle piante da frutto e della vite.
In passato l’imbianchimento si faceva mettendo i radicchi, a mazzi, in buche scavate direttamente nei letamai. La pulitura veniva fatta nelle stalle e il prodotto finale veniva quindi venduto al mercato. Oggi, invece, non è più così.
Le caratteristiche del radicchio di Verona
Il cuore rosso del Radicchio di Verona I.G.P. ha la forma di un ovale allungato. Il germoglio è compatto, serrato nella parte apicale, leggermente ellittico, con nervature della lamina fogliare ben evidenti ed aperte. Selezionato alla fine degli anni '50 direttamente dal Radicchio Rosso di Treviso, del genitore più nobile ha il colore delle foglie, rosso scuro intenso, abbellite da una nervatura principale bianca, molto sviluppata, e la distinzione tra precoce e tardivo.
Si contraddistingue per il gusto tipico, in cui l’amarognolo della foglia si contrappone sorprendentemente alla dolcezza sprigionata dalle nervature bianche. il precoce (sul mercato da ottobre) ha un carattere più deciso, il tardivo (disponibile da febbraio), più dolce.
Tante proprietà benefiche
Le virtù del radicchio sono molteplici. Il suo apporto è fondamentale durante quei cambi di stagione che mettono a dura prova sistema immunitario, sistema nervoso e articolazioni. Il radicchio è molto ricco di potassio, ma anche di magnesio, fosforo, calcio, zinco, sodio, ferro rame e manganese; contiene, inoltre, vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina E, vitamina K.
Il radicchio, come tutti i vegetali di colore rosso, è ricco di antiossidanti ed aiuta quindi a prevenire i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare. Poiché contiene antociani è un alimento utile a prevenire i fattori di rischio cardiovascolare.
Grazie all’elevata percentuale d’acqua, può offrire inoltre un valido aiuto a chi soffre di stipsi e difficoltà digestive. Questo ortaggio potenzia l’attività del pancreas e stimola la secrezione biliare che attiva il metabolismo dei grassi. Le sue fibre sono, inoltre, in grado di trattenere gli zuccheri presenti nel sangue; per questo motivo è consigliato a chi soffre di diabete di tipo 2.
Il radicchio è utile a chi soffre di malattie dermatologiche come la psoriasi.
Infine, il triptofano contenuto nel radicchio è un valido alleato del sonno, aiuta infatti a combattere l’insonnia.
La ricetta
Risotto con radicchio di Verona e cuori di carciofo
Ingredienti
- 350 g di riso
- 50 g di burro senza sale
- 1 scalogno
- 1 spicchio d'aglio
- 1 radicchio di Verona
- 8 mezzi cuori di carciofo lessati
- 1 litro brodo vegetale
Preparazione
Rosolate nel burro lo scalogno tritato finemente, aggiungete lo spicchio d'aglio schiacciato e il radicchio tagliato a listarelle con i carciofi tagliati a quarti. Incorporate il riso e fatelo insaporire, procedete la cottura aggiungendo il brodo man mano. A piacere a fine cottura mantecate con burro.
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