Buone abitudini , Alimentazione

Italia: meno acidi grassi Trans nei cibi!

Precedenti Successivi
grassi trans, salute , bioimis
image description Buone abitudini , Alimentazione

Il contenuto di acidi grassi trans presenti nei prodotti industriali sarà inferiore al 2% del totale (ed è ancora troppo!)

Una regolamentazione del cibo industriale era più che mai una necessità: da oggi gli acidi grassi trans scendono al di sotto del 2% della quantità totale di grassi. Lo hanno evidenziato il Cnrdi Roma e la Siprec in collaborazione con altre società scientifiche, fondazioni e associazioni che si occupano in Europa di prevenzione cardiovascolare.

Il provvedimento rientra nell’ambito dell’European Heart Network (Ehn) di Bruxelles. La regolazione del contenuto di acidi grassi trans nei prodotti industriali è un grande traguardo. I protagonisti dell’iniziativa, infatti, partecipando a call indette dalla Commissione Europea, hanno portato avanti una battaglia in Europa che è durata anni, ma che alla fine è riuscita a ottenere un importante risultato.

Eliminare completamente l’impiego di grassi trans

L’obiettivo del Cnr e della Siprec è più ambizioso e in linea con il piano “Replace” dell’Organizzazione mondiale della sanità. Si punta infatti ad eliminare completamente l’impiego degli acidi grassi trans nei prodotti industriali entro il 2023.

I grassi trans, reperibili soprattutto negli snack dolci e salati di produzione industriale, sono responsabili di almeno cinquecentomila decessi annui nel mondo (senza distinzione, tra i paesi in via di sviluppo e quelli occidentali).
Dal momento che gli acidi grassi trans aumentano i livelli di colesterolo Ldl, biomarcatore attendibile per il rischio cardiovascolare, e riducono quelli del colesterolo Hdl, che invece porta via il colesterolo cattivo dalle arterie e lo trasporta verso il fegato, l'obiettivo è quello di rimpiazzarli: senza alterare il gusto dei cibi, ma dando una sforbiciata al numero di eventi e decessi per cause cardiovascolari.

Obiettivo “Replace”, ovvero far sparire i grassi trans

L'indicazione rivolta ai singoli Stati è quella di legiferare nei rispettivi territori per favorire l'eliminazione dei grassi nocivi dai prodotti di origine industriale e definire le eventuali sanzioni da applicare a chi violerà la norma. Mentre alle istituzioni sanitarie e alle aziende si chiede di avviare campagne di comunicazione mirate a far conoscere i rischi alla cittadinanza. Le industrie dovranno poi compiere il passo più significativo: sostituire i grassi trans con oli e grassi più salutari. L'auspicio è quello di poter arrivare allo zero entro il 2023.

La Danimarca, che già nel 2004 ha attuato una politica di riduzione del contenuto di acidi grassi trans nei prodotti industriali, ha ridotto le morti cardiovascolari del 3,2%, dato migliore rispetto agli altri Paesi europei. Il comune di New York City ha imposto ai ristoranti di sostituire gli acidi grassi trans con grassi più salutari: anche qui, si è registrata una riduzione della mortalità cardiovascolare del 4,5% negli anni successivi a tale provvedimento restrittivo. 

 

L’eliminazione dei grassi trans dalla dieta, ridurrebbe l’incidenza delle malattie cardiovascolari del 20-25 per cento.
Per evitarli, il primo consiglio è quello di prestare attenzione alle etichette al momento dell’acquisto cercando di evitare in modo assoluto i cibi confezionati, i fast food e gli snack dolci.
Seguite i consigli di Bioimis per vivere una vita sana, clicca QUI per scoprire il programma alimentare N1 in Italia

 


Scopri con Bioimis la tua alimentazione personalizzata e raggiungi i tuoi obiettivi!
Perdi peso, aumenta le tue difese immunitarie, fai prevenzione, aumenta energia e vitalità.

richiedi informazioni