Le erbe spontanee sono un ottimo modo per arricchire le proprie ricette con vegetali sani e nutrienti.
Giugno è il mese dedicato alla pienezza e alla vitalità. Non è un caso che gli antichi Romani lo avessero consacrato alla dea Giunone, simbolo di abbondanza dei raccolti.
È, quindi, il momento ideale per trascorrere intere giornate all’aria aperta, alla ricerca di erbe aromatiche. Ecco quelle che abbiamo selezionato per voi!
Malva
Grazie alle mucillagini contenute nei fiori e nelle foglie, questa pianta possiede proprietà antinfiammatorie ed emollienti, utili per proteggere le mucose dagli agenti irritanti. Proprio per questo motivo, l’impiego della malva è ideale per contrastare tosse, idratare e alleviare le infiammazioni dell'intestino e i problemi di stipsi.
In cucina è possibile impiegare tutte le parti della pianta: foglie, fiori, e radici. Solitamente, però, si preferiscono le foglie e i fiori per preparare decotti, insalate, minestre, zuppe e frittate.
Ravioli di ricotta e malva
Ingredienti
- 200 g di farina
- 2 uova
- 600 g di malva
- 10 g di maggiorana
- 100 g di olio extravergine di oliva
- 150 g di ricotta
- una punta di cucchiaino di semi di cumino
- un cucchiaino di petali di malva essiccati
Preparazione
Disponete la farina a fontana, rompete le uova al centro, impastate raccogliendo gradualmente la farina. Lavorate l’impasto per qualche minuto, avvolgetelo con la pellicola trasparente e lasciatelo riposare per trenta minuti in frigorifero. Nel frattempo, pulite, lavate bene e scolate le foglie di malva e tagliatele grossolanamente. Fate cuocere in acqua, scolatele e fatele raffreddare rapidamente in acqua ghiacciata. Scolate nuovamente e strizzatele bene, frullando poi le erbe in un mixer, con la maggiorana, aggiungendo gradualmente l’olio fino ad ottenere un pesto consistente. Aggiungete 50 g di ricotta e riponete in frigorifero. Tagliate la pasta in quadrati di 4x4 cm, distribuendo con una sac à poche il ripieno di erbe e richiudeteli formando i ravioli. Tritate i semi di cumino e sbriciolate i petali di malva, aggiungete la ricotta rimasta, un filo d’olio e stendete il composto con un cucchiaio sui piatti da portata. Portate a ebollizione abbondante acqua, lessate i tortelli per 2 minuti, sgocciolateli, conditeli con olio extravergine e trasferiteli nei piatti.
Dragoncello
È un'erba molto nutriente e ricca di proprietà digestive. Le sue foglie contengono importanti antiossidanti, tra cui sali minerali e vitamine A e C. Le foglie vengono utilizzate per preparare infusi, mentre con le radici si possono fare tisane per alleviare il mal di gola.
In cucina, il periodo ideale per raccogliere le foglie e i fiori di dragoncello è proprio in estate, a partire da giugno. Quest'erba viene impiegata per condire e insaporire pesce, uova e altri piatti. È inoltre uno degli ingredienti fondamentali della salsa bernese.
Pollo al forno con limone e dragoncello
Ingredienti
- 4 cosce di pollo medie
- dragoncello
- pepe
- 1 limone
Preparazione
Pulite le cosce di pollo privandole della pelle e praticare 3 o 4 incisioni per lato con un coltello a lama liscia. Mettete le cosce di pollo in una ciotola capiente e aggiungete il dragoncello sminuzzato, il pepe e il succo del limone. Lasciate riposare per 15/20 minuti, poi prelevate il pollo dalla ciotola e, senza ripulirlo, massaggiate per bene per un paio di minuti. Adagiate il pollo in una teglia leggermente oleata e mettetelo in forno preriscaldato a 180° per 40 minuti in modalità ventilata, poi aumentate a 200° per altri 10 minuti circa, ma in modalità grill.
Ciombolino
Da tempo usata nella medicina popolare, questa erba possiede proprietà antinfiammatorie, cicatrizzanti, e diuretiche. Inoltre, sembra che abbia effetti benefici anche contro il diabete.
Del ciombolino si possono utilizzare sia i fiori che le foglie. Il loro sapore è leggermente acre e pungente e ricorda quello del crescione.
Pappardelle al ciombolino
Ingredienti
- 300 g di farina
- 100 g di semola di grano duro
- 4 uova intere
- 100 g di ciombolino
Preparazione
Lavate il ciombolino e stufatelo coperto in un pentolino con dito di acqua. Tritate con un frullatore a immersione, scolate conservando l'acqua e tagliate le erbe al coltello. In una ciotola capiente unite le due farine, fate una fontana e disponete al centro il ciombolino tritato con la sua acquetta di cottura, aggiungete le uova e impastate. Quando gli ingredienti saranno ben aggregati, continuate l'impasto sulla spianatoia e lavorate la palla con le mani. Stendete la pasta e tagliate delle fettuccine grosse e larghe. Condite queste meravigliose pappardelle con un sugo rosso o bianco a base di funghi.
Borragine
È impiegata in cucina per preparare diverse ricette. L'uso tradizionale prevede la cottura delle foglie per fare ripieni, minestroni, frittate e torte. Un altro impiego tipico della borragine consiste nel preparare i fiori oppure le foglie come delle frittelle, passate prima in pastella e poi fritte. Non mangiate la borragine cruda, in quanto contiene sostanze che possono essere tossiche per il fegato.
Polpettine con la borragine
Ingredienti
- una patata
- 500 g di borragine
- 100 g di ricotta fresca
- un cucchiaio di pangrattato senza sale
- un uovo
- olio extravergine
- pepe
- noce moscata
Preparazione
Lessate la patata, sbucciatela e schiacciatela con lo schiacciapatate, quindi aggiungete la ricotta, l'uovo intero, il pane, il pepe e poca noce moscata. Lasciate a riposo in frigorifero per una mezz'ora, quindi prelevate e formare delle palline che adagerete nella placca rivestita di carta da forno. Un filo d'olio e infornatele a 180°C per circa 20 minuti, rigirandole dopo i primi 10 minuti.
Ortica
Le foglie, dal sapore acre e amaro, possiedono proprietà antispasmodiche, depurative, espettoranti, toniche e astringenti. L’ortica si può raccogliere dal mese di giugno fino ad agosto, e si utilizza soprattutto per preparare infusi.
In cucina, viene spesso lessata e il suo sapore ricorda quello degli spinaci. Può essere impiegata anche per preparare risotti, minestre e frittate.
Torta alle ortiche con crema di ricotta
Ingredienti
- 100 g di foglie di ortica
- 200 g di burro senza sale
- 250 g di farina
- 150 g di stevia
- 3 uova
- 2 cucchiaini di lievito in polvere
- 1 baccello di vaniglia
- 1/2 limone
- 400 g di ricotta di pecora
- 1 cucchiaio di succo di limone
- 125 g di more
Preparazione
Dividete a metà per il lungo il baccello di vaniglia, raschiate i semini e teneteli da parte. Imburrate 2 stampi rotondi di 15 cm di diametro e coprite il fondo di entrambi con un disco di carta da forno. Sbollentate le foglie di ortica per 3-4 minuti, scolatele, strizzatele bene e frullatele in purea. Con la frusta elettrica, montate il burro con lo zucchero fino a quando sarà soffice e spumoso. Unite un uovo alla volta e la purea di ortiche. Lavorando con una spatola, incorporate la farina e i semini di vaniglia. Quando tutto sarà ben amalgamato, aggiungete il lievito, il succo e la scorza del limone tagliata a julienne. Suddividete l'impasto negli stampi, livellate la superficie con una spatola e cuocete in forno a 200° per 30 minuti. Sformate le torte e lasciatele raffreddare completamente sopra una gratella. Lavorate la ricotta con una spatola fino a renderla cremosa e incorporate qualche goccia di succo di limone. Quando le torte saranno ben fredde rifilatele per ricavare 2 dischi regolari. Accoppiate i due dischi spalmando al centro uno strato di crema di ricotta di circa 1/2 cm, quindi ricoprite completamente con la crema rimasta. Decorate con le more, spadellate rapidamente con due cucchiai di stevia e il succo di limone.
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