Un’alimentazione corretta costa meno e questo risparmio è utilizzabile per acquistare cibi di qualità elevata.
Mangiare bene non costa caro. Se l'unica alternativa in tempi di crisi è andare al fast food o comprare i prodotti di bassissima gamma nei discount, non paga. Cercare di rimediare alle difficoltà di bilancio mettendo nel proprio piatto, e in quello dei propri familiari, dei cibi non buoni, che alla lunga non fanno bene, non è certo la soluzione.
Per come si è strutturato, il sistema industriale alimentare butta via una quantità di cibo paragonabile a quella che produce. È il sistema dello spreco, che produce danni all'ambiente, costi della sanità e delle medicine per rimediare a scorrette abitudini alimentari e al consumo di prodotti poco salutari, ricchi di sali, conservanti, aromi di sintesi, grassi "cattivi" che il nostro corpo fa fatica ad assimilare.
In realtà chi segue un regime alimentare corretto e di qualità elevata spende meno e mangia meglio.
Perché? Per prima cosa si consiglia sempre di consumare alimenti freschi di stagione, che hanno un prezzo più basso rispetto a quelli fuori stagione.
Per esempio, in ogni città ci sono mercati in cui si può comprare direttamente dai contadini a prezzi vantaggiosi, e con una qualità migliore. Oppure ci sono i Gas, i gruppi di acquisto solidale sempre più diffusi in tutta Italia, e anche cooperative di produttori che consegnano la merce direttamente a casa.
Gli alimenti confezionati trasformati/lavorati sono quasi del tutto sconsigliati e sono genericamente alimenti con un prezzo al chilo elevato. Oltretutto le loro alternative “artigianali” a parità di porzione costano decisamente meno, oltre ad essere più buone.
In più limitare il consumo di formaggi, carni trasformate, secondi piatti precotti e favorire quello dei legumi (costi bassissimi) produce un risparmio utilizzabile per consumare settimanalmente pesce o tagli di carne pregiati.
Anche bere molta acqua, evitando succhi, bibite e alcolici, riduce la spesa quotidiana.
Manca un’educazione gastronomica su carne e pesce
Con le buone pratiche domestiche e gastronomiche si potrebbe risparmiare, e di molto. Per esempio, non c'è educazione sui tagli animali. La perdita di artigianalità nella macellazione, fa sì che una consistente parte della carne consumabile vada perduta. I tagli meno nobili non sono più richiesti perché si è persa la capacità e la voglia di cucinarli.
Lo stesso discorso vale per il pesce. Quello azzurro, buono, gustoso, salutare, viene scelto con meno frequenza, perchè leggermente più difficile da preparare. Eppure costa veramente poco.
La salute si costruisce a tavola, sulla base del cibo che mangiamo.
È, quindi, importante dare la giusta importanza a una dieta varia ed equilibrata, caratterizzata dall’assunzione bilanciata dei vari nutrienti.
Mangiare è considerato uno dei piaceri della vita, ma “mangiare bene” non significa solo saziarsi. Consumare cibi buoni e di qualità in un ambiente amichevole, mangiare un po’ di tutto ma in quantità adeguate è infatti altrettanto importante.
L’equilibrio alimentare non si costruisce su un unico pasto o su un unico giorno ma piuttosto su una continuità settimanale. Non esistono cibi “proibiti” come neanche cibi “miracolosi”.
Una dieta bilanciata, combinata a uno stile di vita attivo, che preveda la pratica quotidiana di attività fisica, aiuta a mantenere un peso corporeo adeguato, permettendo una crescita più armoniosa da un punto di vista fisico e più serena da un punto di vista psicologico.
Mangiare sano aiuta a prevenire e a trattare molte malattie croniche come l’obesità e il sovrappeso, l’ipertensione arteriosa, le malattie dell’apparato cardiocircolatorio, le malattie metaboliche, il diabete tipo 2, alcune forme di tumori.
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