Negli ultimi tempi, si parla molto di alimenti che possono migliorare la funzionalità e la salute sessuale maschile, combattendo anche l'infertilità, un problema che colpisce tra il 15 e il 20% delle coppie a livello globale. Un recente studio italiano, guidato dall'Istituto di Farmacologia Traslazionale del CNR, ha finalmente quantificato per la prima volta l'effetto positivo di una dieta sana come quella mediterranea...
Un recente studio italiano, guidato dall'Istituto di Farmacologia Traslazionale del CNR, ha finalmente quantificato per la prima volta l'effetto positivo di una dieta sana come quella mediterranea sui livelli di testosterone e sulla lotta contro l'infertilità. Questo studio è stato presentato al congresso nazionale della Società Italiana di Andrologia (SIA) e pubblicato su Current Research in Food Science.
Le Cause dell'Infertilità Maschile
"Le cause dell'infertilità maschile possono essere diverse," spiega Alessandro Palmieri, Presidente SIA e Professore di Urologia all'Università Federico II di Napoli. "Lo stile di vita, i fattori ambientali, lo stress e le condizioni socio-economiche sono fattori significativi." Palmieri sottolinea che una dieta scorretta può accentuare gli effetti negativi dello stress e dell'inquinamento, causando la frammentazione del DNA negli spermatozoi, uno dei principali fattori dell'infertilità maschile.
I Benefici della Dieta Mediterranea
La dieta mediterranea è universalmente riconosciuta per i suoi benefici sulla salute generale e per la riduzione dell'incidenza delle principali malattie croniche, spiega Fabrizio Palumbo, Dirigente Medico presso l'UOC Urologia Ospedale di Venere di Bari. Nello studio sono stati seguiti 50 uomini di età compresa tra i 35 e i 45 anni, normopeso, non fumatori e che non consumavano alcolici abitualmente, senza malattie croniche o varicocele.
Risultati dello Studio
Veronica Corsetti, biologa nutrizionista, ricercatrice del CNR, ha spiegato che i soggetti, a 3 mesi dall'inizio della dieta mediterranea, hanno registrato un aumento del 116% dei livelli di testosterone. Contemporaneamente, con una riduzione dei carboidrati e un aumento degli antiossidanti attraverso il consumo giornaliero di frutti rossi e un minimo di 3 porzioni di verdure fresche al giorno, è stata osservata una significativa riduzione della percentuale di spermatozoi con DNA frammentato, scesa al 23,2% rispetto al 44,2% iniziale.
Questo studio rappresenta un passo importante nella comprensione di come l'alimentazione possa influire sulla salute riproduttiva maschile.