Cibi e proprietà , Buone abitudini , Alimentazione
Capita spesso di non sapere resistere a un piatto di patatine fritte o a una barretta di cioccolato. Da cosa dipendono questi attacchi di fame? Si possono controllare? Scoprilo in questo articolo...
Dieta e umore, una relazione stretta
La dieta influenza il nostro umore. A dirlo sono i numerosi studi che indagano la relazione tra cibo e stati d'animo, così come abbiamo spiegato nell'articolo precedente. Anche l’European Food Information Council (EUFIC) è particolarmente sensibile al tema. La commissione, infatti, si preoccupa di valutare in termini concreti la gestione delle conseguenze potenzialmente negative che un cibo può avere sul nostro umore cercando, al contempo, un modo per massimizzare gli effetti positivi dell'alimentazione.
Il buonumore dipende anche dall'ambiente
Grazie alle ricerche condotte, si è scoperto che anche l'area geografica e il contesto in cui si vive possono modificare l'interazione tra cibo e umore. Se mangiato al momento giusto, in compagnia dei propri cari, un alimento può aumentare la felicità di chi lo consuma e – da quel momento – essere associato alla sensazione di gioia. È quindi importante capire quali siano i suoi reali benefici, onde evitare di alimentare l'organismo in maniera insana.
Attacchi di fame, come prevenirli?
Gli studi che indagano gli aspetti psicologici legati all'alimentazione si occupano soprattutto di disordini alimentari, cercando una soluzione al delicato tema degli attacchi di fame.
Secondo gli studi sulle carenze nutrizionali, le cosiddette “voglie” sarebbero scatenate dal grado di dipendenza rispetto a un determinato alimento. Ma è anche probabile che gli attacchi voraci siano dettati dal bisogno di elementi essenziali che, sbagliando, cerchiamo in cibi a noi particolarmente graditi. Per esempio:
- Caffè: la voglia di caffè potrebbe indicare il bisogno di ferro, ma sfortunatamente questa bevanda non può aiutare. Meglio optare per una spremuta che può aumentare l'assorbimento di ferro fino a sei volte.
- Cibi fritti: se li cerchiamo, significa che abbiamo bisogno di grassi. Inutile dirlo, è bene preferire i grassi buoni derivati da salmone, frutta secca e frutta come l'avocado.
- Cioccolato: oltre a fare gola, potrebbe nascondere il bisogno di carboidrati. Sostituiamola con avena, couscous, hummus uniti a fibre vegetali.
- Patatine: quando andiamo alla ricerca di patatine fritte probabilmente stiamo cercando la vitamina B, ma il metodo di cottura unito alla grande quantità di sale non fanno che peggiorare la situazione. Una buona alternativa? Gli ortaggi verdi freschi!
Bioimis, per ridurre gli attacchi di fame
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