In cucina , Alimentazione
Avete mai cercato una ricetta online o la recensione di un nuovo ristorante? Oppure siete appassionati di cucina e avete deciso di aprire un blog per parlare delle vostre creazioni? Non preoccupatevi, siete in buona compagnia.
Secondo un recente studio, sembra che gli italiani a tavola amino sperimentare molto di più rispetto al resto degli europei. E quando si trova nelle corsie dei supermercati, il 48% dei consumatori dichiara di voler provare nuovi brand, alla ricerca di nuovi sapori.
Non più semplicemente solo il gusto, ma qualcosa che vada oltre la tradizione e che risponda al binomio salute e benessere: ecco cosa si cerca nel belpaese.
La ricerca parte spesso dal web, dove è cresciuta esponenzialmente la curiosità per prodotti quali zenzero (+106% delle ricerche), curcuma (+73%), daikon e avocado. Questo interesse si è tradotto in un cambiamento nel carrello della spesa,che ha visto triplicare il valore dello zenzero (4,1 milioni), raddoppiare il fatturato della quinoa (6,1 milioni di euro) e aumentare del 40% il giro d'affari relativo ai semi e alla frutta secca (11,7 milioni).
Naturalmente non scompare del tutto l'attaccamento alla tradizione che da sempre caratterizza gli italiani: tra i primi quindici cibi più ricercati online ci sono, infatti, prezzemolo, fragole, lattuga, capperi e poi sedano, rucola e uva.
Il web come luogo di confronto
Secondo un’indagine della Coldiretti, il web diventa anche un luogo di confronto per le scelte con il 53% degli italiani che almeno qualche volta lo ha utilizzato per confrontare prezzi o raccogliere informazioni sulla qualità dei prodotti alimentari.
Inoltre, un italiano su quattro partecipa a community, blog o chat centrate sul cibo, l’argomento di gran lunga più seguito in rete. Il 30% posta foto dei piatti serviti al ristorante o preparati in cucina e, tra questi, il 19% lo fa qualche volta, il 9% spesso ed il 2% regolarmente.
Tra le motivazioni di ricerca più frequenti nel web, ci sono ovviamente le ricette. Quest’ultima parola è, infatti, una di quelle più ricercate, insieme a “proprietà” e “benefici”. La dimostrazione che il gusto ha certo un suo valore, ma il benessere ne ha altrettanto.
La passione per il cibo
Grazie alla rete, oltre alla crescita della sensibilità verso il tema, quella che si è costruita intorno al cibo è una cultura fatta di luoghi, immagini, riscoperte e creatività che ha condotto spesso alla rivalutazione di tradizioni antiche o all’emergere di talenti e passioni nascoste.
Il risultato è la diffusione di una cultura del cibo sempre più ampia, che passa non più solo dai ristoranti stellati, ma anche dalle esperienze quotidiane di chi vive il cibo come un passione, sia in termini di produzione che di consumo.
È una cultura che diventa per tutti narrazione online, non solo testuale o video, bensì anche attraverso le immagini.
Se però la rete ha dato a tutti possibilità di espressione, ciò non significa che tutti siano in grado di produrre contenuti validi. I social media, per esempio, sono strumenti sicuramente efficaci per comunicare il cibo, ma è necessario avere una qualche accortezza, per non rischiare di diffondere messaggi sbagliati o informazioni scorrette o dannose per la salute.
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