La vitamina K è essenziale nella coagulazione del sangue, contribuisce alla buona salute cardiovascolare e fa bene alle ossa.
Scoperta nel 1936, la vitamina K, è stata da subito identificata come un fattore chiave nella coagulazione del sangue. Una sua carenza può evidenziarsi sotto forma di una maggior tendenza alla formazione di lividi e al sanguinamento delle mucose.
Perché è importante la vitamina K?
Oltre ai benefici legati alla coagulazione del sangue, la vitamina K agisce anche a favore del sistema osseo, perché attiva la proteina osteocalcina. Un’altra proteina che dipende dalla vitamina K è la matrix Gla, che si trova nel sistema vascolare e che svolge molte funzioni biologiche, legate al buon funzionamento del sistema cardiocircolatorio. Questa proteina inibisce fortemente la calcificazione delle arterie ed è per questo motivo che la sua presenza diventa così importante.
È importante per la salute cardiovascolare di tutto l’organismo e agisce a livello benefico sul metabolismo del calcio, trasportandolo laddove vi è necessità.
La vitamina K svolge un ruolo importante anche nel mantenimento della densità ossea: un suo deficit può essere associato a osteoporosi.
Quali sono gli alimenti più ricchi di vitamina K?
Una giusta dieta ci assicura una corretta assunzione di vitamina K.
Un’alimentazione che per qualche ragione escluda frutta e verdura può comportare anche una vera e propria mancanza. Tutti questi alimenti, infatti, ne contengono quantità variabili, ma i vegetali a foglia verde, come cavolo nero, spinaci e lattuga ne racchiudono le concentrazioni più elevate. La possiamo assumere, anche, tramite il consumo di carciofi, che pare ne siano ricchissimi.
Anche erbe e spezie sono ricche di vitamina K, in particolare basilico fresco ed essiccato, timo, salvia, prezzemolo coriandolo e peperoncino.
Dalla frutta possiamo assumere vitamina K consumando avocado, more e mirtilli. Poi abbiamo, anche, il formaggio, la carne rossa e bianca, la frutta secca, i legumi e i cereali.
Trattandosi di una vitamina liposolubile, ossia capace di sciogliersi nei grassi, sarà assorbita meglio se la assumiamo con grassi e oli, come ad esempio quando mangiamo una verdura cotta condita con olio extravergine d’oliva.
Ci sono, infine, i cibi che aiutano l’intestino nella produzione di vitamina K, in particolare lo yogurt e il kefir.
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