In cucina
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Conosciuta in tutto il mondo per le sue carni bovine di altissima qualità, la cucina argentina è prettamente carnivora. Anche se i piatti tipici cambiano moltissimo da una regione all’altra.
L’Argentina ha una ricca cultura gastronomica che ha saputo combinare l’influenza delle cucine europee, con quella creola e indigena. A Buenos Aires, per esempio, si nota moltissimo l’influenza della cucina italiana e di quella spagnola.
La cucina argentina è caratterizzata in generale da un grande utilizzo di carne e farina di frumento, anche se geograficamente si può dividere in quattro zone:
- quella centrale è il regno delle pernici, dei nandú, delle vizchaca e, dopo l’arrivo degli spagnoli, degli arrosti. Ma i conquistadores introdussero, anche, bollito, empanadas e dolci tipici. Più tardi arrivarono gli inglesi, i tedeschi e, infine, gli italiani;
- la regione del nordest, influenzata soprattutto dalla cultura guaranì, diffusa anche in Brasile, Perù e Bolivia. Questi indios, che conoscevano le proprietà medicinali di tutte le piante della foresta, basavano la loro alimentazione sulla manioca, la zucca, la papaya, il formaggio e il pescato dei fiumi Paranà e Uruguay;
- la zona della Patagonia di influenza araucana, é la patria del pehuen del guanaco e, dopo la colonizzazione, anche del cavallo e delle pecore;
- Nella regione del sud, invece, caratterizzata da un forte influsso tedesco, sono molto diffusi i frutti di mare, le marmellate, le mele e le fragole.
Le specialità argentine
Ecco alcuni dei piatti tipici che potete trovare nei ristoranti argentini:
- Asado (o grigliata argentina): è il piatto più è composto da carne di manzo, cotta alla brace molto lentamente per esaltarne il sapore e la consistenza. Per la preparazione può essere adoperato il taglio reale da brodo, che in Argentina viene chiamato “asado de tira”, le “entrañas” (le interiora), i “chorizos” (le salsicce) e le “morcillas” (le salsicce di sangue). Di solito l’asado viene accompagnato dalla salsa chimichurri.
- Parilla: grigliata di carne con larghe strisce di vacio, di matambre (muscoli addominali), costilla (costine), anchura (frattaglie), chinchulin e tripa gorda (intestino), lomo (filetto), bife de chorizo (bistecca), il bife ancho (sottofiletto).
- Chimichurri: una salsa verde a base di olio, aceto, prezzemolo, origano, pepe, aglio e spezie. Viene utilizzata per accompagnare la carne, condire le insalate o marinare il pesce.
- Empanada: una specie di panzerotto fritto o al forno chiuso a mezzaluna. Il ripieno cambia a seconda della regione, ma i più comuni sono quelli a base di carne, mais, cipolla o formaggio.
- Paceto: carne stufata che spesso accompagna piatti di pasta.
- Locro: zuppa tradizionale con mais, zucca, pancetta, trippa e salsiccia. È un piatto invernale molto nutriente, che viene cotto per ore a fuoco lento, anche se viene consumato anche il 25 di maggio, quando si festeggia la nascita del primo governo argentino.
- Choripán: tipico panino preparato con salsiccia racchiusa dentro due fette di pane francese. È molto tipico del quartiere di Boca di Buenos Aires e servito con il chimichurri.
- Curanto: carne a pezzetti, verdure e ortaggi avvolti in larghe foglie di pangue, che cuociono in una fossa preriscaldata.
- Tamal: piatto andino costituito da un composto a base di mais macinato impastato con acqua o brodo a cui vengono aggiunti altri ingredienti tra cui spezie, carne, verdura, pesce o formaggi. Il composto viene poi avvolto con le foglie di pannocchia, formando un involtino, e cotto a vapore o in forni di pietra.
- Dulce de leche: dolce a base di latte, zucchero ed essenza di vaniglia, che si cucinano fino ad ottenere un caramello brillante e molto dolce. Il dulce de leche si consuma spalmato sulle fette biscottate o nelle gallette o come ripieno nei dolci.
- Alfajore: dolce tipico composto da due biscotti uniti da un ripieno dolce, generalmente bagnati nel cioccolato o nella glassa o ricoperti di zucchero in polvere.
- Mate: l’infuso più famoso del paese. Si prepara versando acqua calda in un contenitore specifico (“mate” o “porongo”), che contiene l’erba mate, e si beve per mezzo di una particolare cannuccia metallica, la “bombilla”, che grazie al filtro che contiene al suo interno impedisce alle foglie di entrare. Dal caratteristico sapore amarognolo, è una bevanda dalle proprietà stimolanti.
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