Pitaya: il frutto del drago

La pitaya, conosciuta come frutto del drago, cresce dalla Hylocereus Undatus, una pianta rampicante che raggiunge anche i dieci metri d’altezza. È originaria delle foreste tropicali ed è diffusa nell’America centrale e nelle aree settentrionali del sud America, pur essendo coltivata anche nel sud-est asiatico, in Cina, Australia ed Israele.
Ha una forma allungata e, a seconda del colore esterno e della polpa, si distingue in pitahaya rossa, pitahaya del Costa Rica e pitahaya gialla. Il suo involucro va, infatti, dal rosa scuro al rosso (anche se ne esiste una varietà di colore giallo), mentre l’interno è solitamente bianco con dei semini commestibili neri. La polpa è molto cremosa e ha un sapore delicato, che ricorda quello del kiwi e della pera insieme o del fico d’india.

Proprietà e benefici del frutto del drago

La pitaya è ricca di vitamina C, B1, B2, B3 e vitamina E (contenuta principalmente nei semi), nonché di proteine, antiossidanti, minerali (tra cui ferro, fosforo, calcio e potassio) e fibre.
È l’alimento perfetto per gli sportivi o chi vuole iniziare a praticare un’attività fisica dopo un lungo periodo di vita sedentaria. Infatti, grazie alle grandi quantità di vitamine in essa contenute, lo zucchero viene trasformato in fretta in energia. Il fosforo stimola l’attività cerebrale, favorendo memoria e concentrazione.

Anche a livello estetico il frutto del drago offre numerosi benefici. Infatti, protegge la pelle e previene l’invecchiamento epidermico, permettendo di contrastare sia la ritenzione idrica che la cellulite. Inoltre, grazie al betacarotene, protegge occhi e pelle dai raggi UV, mentre la vitamina E, oltre a contrastare i radicali liberi, contribuisce a prevenire diverse forme di cancro e la degenerazione maculare senile. Inoltre, essendo un frutto ricco di fibre, la pitaya regola anche le funzioni dell’intestino, combattendo la stitichezza, oltre a prevenire i rischi di malattie cardiovascolari e a regolare la pressione sanguigna.

Le numerose vitamine (in particolar modo la vitamina C) vanno a supportare il sistema immunitario, prevenendo l’attacco dei batteri e di varie malattie influenzali. La vitamina C inoltre, stimola la produzione di collagene e pertanto rende il frutto del drago un alleato anti-invecchiamento.

Il phytoalbumine, contenuto al suo interno, previene la formazione di cellule tumorali, purificando e disintossicando sangue e fegato, e aumentano l’escrezione delle tossine e dei metalli pesanti dal corpo. Essendo un frutto a basso contenuto di colesterolo e con pochi grassi monoinsaturi, è ottimo per le diete dimagranti. Dona inoltre l’energia necessaria per affrontare la giornata, senza appesantire l’organismo o compromettere la digestione.

Come si mangia?

Il frutto del drago può essere consumato fresco, aprendolo a metà e prelevandone la polpa con un cucchiaino. Per esaltarne il gusto, può essere condito con limone. La pitaya viene utilizzata anche per creare dolci frullati, cocktail e bevande rinfrescanti, come l’agua de pitaya. Per prepararla basta raccogliere il contenuto del frutto, metterlo in un bicchiere, aggiungere limone e mescolare veloce fino ad ottenere un mix uniforme. Tagliata a pezzetti e cotta al vapore, può regalare un colore e un gusto veramente particolare ai vostri piatti.

Ecco una semplice ricetta per voi!

Yogurt di banana e pitaya

Ingredienti
80 gr yogurt al naturale
20 gr fiocchi di avena
20 gr yogurt al naturale congelato
15 gr pitaya in fette disidratate
5 gr petali di mandorla.

Preparazione:
La sera prima, in una ciotola, mescolate i fiocchi di avena allo yogurt, poi coprite e poggiate in frigo.
Il giorno seguente mettere lo yogurt congelato e le fette di pitaya nel mixer e azionate finché avrete ottenuto una crema. Infine, amalgamare la crema al composto nella ciotola.

Volete scoprire curiosità, aneddoti e news del mondo dell’alimentazione? Seguite il blog e la pagina Facebook di BIOIMIS!