Buone abitudini , Alimentazione
Una ricerca recente ha mostrato che oltre un terzo dei tumori potrebbe essere evitato seguendo stili di vita corretti.
Possiamo quindi prevenire il rischio di tumore aderendo a uno stile di vita salutare e a programmi di screening.
Ma come fare?
Gli antichi filosofi greci avevano già capito l'importanza di prendersi cura del proprio corpo e della propria salute. Oggi sappiamo che molto, anche se non tutto, dipende da noi per mantenere un corpo sano.
Cosa si intende per uno stile di vita corretto?
Lo stile di vita corretto, che può ridurre il rischio di tumore include non fumare, non abusare di alcol, fare esercizio fisico regolare, e soprattutto avere una alimentazione corretta
L'alimentazione gioca infatti un ruolo importante nella prevenzione.
Una dieta ricca di antiossidanti, di verdura, cereali integrali, legumi, pesce, dosati in modo sapiente, può proteggere dalla malattia.
Al contrario, gli alimenti ultra-processati sono associati a un aumentato rischio di tumore al seno e un eccessivo consumo di grassi saturi, zuccheri semplici e alimenti lavorati può contribuire al 30% del rischio di tumore.
Cosa andrebbe evitato?
I grassi idrogenati. Si trovano in particolare nei prodotti da forno industriali, come merendine e biscotti, e nella margarina.
I cibi in scatola. Complice l’elevato contenuto di conservanti e sale, i cibi in scatola non sono esattamente il prototipo del toccasana per la salute. Anzi, meglio, se possibile, preferire sempre cibi freschi e di stagione.
Le bevande gassate e zuccherate. Le bibite di produzione industriale sono cariche di zucchero e dolcificanti, come il pericoloso aspartame.
Il dado alimentare. Utilizzato o meglio “abusato” per insaporire molti alimenti, il dado, complice il contenuto di glutammato, entra di diritto nella lista dei cibi che sarebbe meglio evitare
Gli insaccati e le carni conservate. Insaccati e carni in scatola o simili, complici le sostanze chimiche conservanti che contengono, andrebbero assolutamente evitate.
L’alcol. L’etanolo aumenta il rischio di tumore alla bocca, alla faringe, alla laringe e all’esofago.
In Paesi come gli Stati Uniti, il Canada e la Gran Bretagna, gli alimenti ultra processati rappresentano il 50 per cento del totale del cibo consumato ogni giorno. In Italia questa percentuale è intorno al 15-18%, valore purtroppo destinato a crescere, soprattutto tra i bambini.