In cucina , Alimentazione
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In Italia ogni regione ha le proprie tradizioni per i pranzi e cene delle feste, dai tortellini in brodo alle frittelle di baccalà. Ma cosa si mangia nel resto del mondo per Natale?
Il Natale è una delle feste più importanti, non solo per noi italiani, ma anche per molti popoli in Europa ed oltreoceano. Esiste un gran numero di pietanze ispirate all’occasione, alcune di esse ormai sono talmente famose da esser conosciute al di fuori dei confini nazionali.
- Stollen: conosciuto anche come Christstollen o Weihnachtsstollen, è un dolce tedesco che si prepara in tutta la Germania durante il periodo natalizio. Si tratta di una pasta lievitata dolce, profumata da diverse spezie e arricchita con frutta candita, secca e mandorle tostate, dalla consistenza morbida simile al pane, ricoperta da una spolverata di zucchero a velo. Viene preparato in tutta la Germania, in diverse varianti, ma la sua origine è da rintracciare nella città di Dresda in cui si hanno notizie di questo dolce nel 1474.
- Bigos: è un tipico piatto polacco della vigilia fatto di crauti, con funghi e prugne.
- Arrosto d’oca: in Germania i tacchini vivono serenamente il periodo natalizio perché è l’oca arrosto il piatto tipico del giorno di Natale, servita con carote caramellate all’arancia e patate novelle arrosto.
- Panini ai semi di papavero: il 25 Dicembre tutte le tavole ungheresi presentano questa piccole delizie. Si tratta di piccoli panini dolci che si accompagnano con ogni pietanza. La tradizione vuole che se ne lasci uno in parte al camino, accanto ad una mappa di Budapest, per aiutare Babbo Natale nella consegna dei regali.
- Doro Wat on Injera: il tipico piatto natalizio in Etiopia. Si tratta di una pasta spugnosa e soffice che si chiama Injera servita con carne ed un'ottima e colorata varietà di spezie e condimenti. Viene cucinato soprattutto a Natale (il Natale ortodosso in Etiopia si festeggia il 7 gennaio).
- Ris-a l'amande: saporito semifreddo danese a base di latte, riso e mandorle.
- Linzer Torte: è considerata la torta più antica del mondo ed è stata nominata per la prima volta su un testo di cucina austriaco del 1653, anche se non si sa di preciso chi la inventò. Il libro conteneva ben quattro ricette diverse per realizzare questo dolce, prova della sua grande popolarità nel periodo del barocco.
- Bûche de Noël: da noi conosciuto come tronchetto di Natale, si tratta in realtà di un dolce tipico della tradizione natalizia francese, che riprende nella forma, il ceppo di legno, simbolo natalizio di numerosi paesi del Nord Europa. Considerato di buon auspicio e simbolo di calore familiare, è la rievocazione del ceppo che, secondo la leggenda, le famiglie del Nord Europa utilizzavano anticamente come mezzo di riscaldamento prima della scoperta dell’elettricità. Il ceppo di Natale veniva messo nel camino dal capofamiglia e veniva fatto ardere da Natale all’Epifania, diventando così simbolo di vita amore e calore familiare.
- Kipperragut: una sorta di voul-a-vent con ripieno di carne, tipico delle feste di fine anno olandesi. Sono ottimi come antipasto, e si sposano bene anche con la cucina nostrana, a patto che il pasto sia a base di carne.
- Aebleskiver: ciambelline fatte in una bacinella di ferro apposita e spolverate di zucchero a velo, sono una tipica specialità danese. Si mangiano il 24 dicembre in seguito alla carne di oca o di anatra, di solito riempite con frutta secca e servite con una salsa.
- Smørrebrød: i tipici panini danesi aperti con carne, salmone o verdure, risalgono al XIX secolo.
- Eggnog: conosciuto anche come lait de poule, che letteralmente significa latte di gallina, è una bevanda alcolica calda a base di latte e uova molto diffusa e apprezzata durante il periodo delle feste natalizie in Lussemburgo, Gran Bretagna, Stati Uniti e Canada. Contiene anche liquore (rum, whisky o brandy), noce moscata e altre spezie che gli conferiscono quel gusto speciale davvero natalizio. Il termine deriverebbe dalla composizione di due parole: “egg” che significa uovo e “nog” che è un termine inglese antico che indica una tipologia di birra.
- Zakuski: un antipastino russo a base di pesce finemento tagliato e condito con salse speciali e saporite. Oltre che ottimo per il piacere della vista lo zakuski è anche il piatto ideale per accompagnare shottini di vodka.
- Coniglio stufato: è una specialità maltese. Alla carne, leggermente rosolata con aglio e aromi, viene poi aggiunto del vino rosso o una ricca passata di pomodoro.
- Porkkanalaatiko: uno sformato morbido e speziato finlandese che fa pensare un po' ad una brioche e piace tanto ai bambini. È fatto con carote e spezie cotte in casseruola.
- Christmas Pudding: la forma ricorda un po’ quella del panettone nostrano, ma la composizione,preparazione e consumo è molto diversa. Dentro a questo dolce c’è un po’ di tutto: frutta secca (noci, nocciole, mandorle), frutta disidratata, spezie (cannella, noce moscata, zenzero o chiodi di garofano), melassa e una considerevole quantità di brandy, birra scura o qualsiasi altra sostanza alcolica che ne permetta una lunga conservazione.
- Chiles en nogada: una ricetta molto particolare a base di carne varia stufata e peperoni serviti con una crema di noci e chicchi di melograno. Tipicamente messicano e natalizio il piatto è originario di Puebla, i cui abitanti ne vanno molto fieri, ed è legato all'indipendenza del Messico.
- Omini di panpepato: A Natale non possono mancare lucine, film a lieto fine e soprattutto i biscotti di Natale. Amatissimi nel mondo anglosassone, e ormai anche dalle nostre parti, i Gingerbread hanno origini nordeuropee.
- Tacchino arrosto: il piatto principe della tavola natalizia britannica. La particolarità della ricetta tradizionale risiede negli ingredienti del ripieno, realizzato con nocciole tritate, carne di vitello, bacon e grasso di rognone.
- Cioccolata peruviana: fin dai primi giorni di dicembre le chiese peruviane organizzano le Chocolatadas. Con le donazioni dei cittadini vengono preparati panettone e cioccolata calda da offrire ai meno fortunati. La festa di Natale vera e propria arriva poi alla mezzanotte del 24 dicembre.