In cucina , Cibi e proprietà

Roveja: ricca di fibre e amica della linea

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roveja in cucina
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Un legume “ritrovato” del territorio, un piccolo pisello selvatico che, negli ultimi decenni, è stato rivalutato in cucina. 

 

Ciò che contraddistingue a colpo d’occhio questo legume dai suoi “simili” è la sua forma e il suo colore. Si presenta quasi perfettamente sferico, simile ai classici piselli, con un buccia più rugosa e dalle colorazioni assolutamente variegate. Nello stesso raccolto possiamo trovare, infatti, delle percentuali di roveja più verde, più marrone o più grigia.
Un tocco di colore per i vostri piatti.

Che cos’è la roveja?

Si tratta di un antichissimo legume rustico, simile al pisello, noto anche come pisello dei campi o robiglio. Resistente alle basse temperature, può crescere in condizioni impervie e con poca acqua.
Originaria del Medio Oriente, dove i reperti ne suggeriscono il consumo fin dal Neolitico, in tempi antichi la roveja veniva coltivata sui Monti Sibillini e lungo tutta la dorsale appenninica umbro-marchigiana. Faceva parte dell’alimentazione dei contadini e dei pastori di quelle regioni, che la utilizzavano per creare zuppe gustose e proteiche.

In Italia il pisello dei campi è stato coltivato abbondantemente fino all'inizio della seconda metà del '900, dopo di che venne quasi completamente rimpiazzato da coltivazioni più redditizie.

Proprietà della roveja

La roveja appartiene al IV gruppo fondamentale degli alimenti, in quanto fonte nutrizionale di carboidrati complessi, fibre e di buona parte degli amminoacidi essenziali. Il robiglio è anche ricco di vitamine (soprattutto idrosolubili del gruppo B) e minerali specifici (come ferro e potassio).


I benefici generati dall’introduzione di roveja nell’alimentazione sono principalmente: 

- apporto energetico da proteine e carboidrati;  

- apporto di fibre solubili e insolubili per il benessere intestinale;  

- apporto di Omega 3 e Omega 6 a tutela del colesterolo buono.  

La roveja non contiene glutine, lattosio o istamina quindi può essere introdotta nell’alimentazione di soggetti intolleranti o con problematiche di assorbimento alimentare. Inoltre, è utile nel piano alimentare di vegetariani e vegani a supporto del fabbisogno proteico.

La roveja in cucina

Zuppe, minestre, secondi piatti e una particolare farina. Un sapore rustico e intenso caratterizza per sbizzarrirsi e assaporare quei gusti antichi di cose buone e genuine.
Nelle zuppe è buonissima anche da sola, ma spesso viene mescolata al farro o ad altri legumi, come fave e cicerchie.

In ogni caso, ricordatevi che la roveja va tenuta in ammollo per circa 12 ore, poi la si deve lessare per circa 30/40 minuti (o in pentola a pressione per 8/10 minuti).

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