Cibi e proprietà , Alimentazione
Questo strano frutto, ricco di lipidi e grassi, potrebbe contribuire a porre fine alla fame in Africa visto che il 48% di questo frutto è costituito da acidi grassi essenziali, aminoacidi, vitamine e trigliceridi.
Il safou è il frutto di un albero sempreverde, la Dacryodes edulis, che cresce nelle foreste umide tropicali equatoriali dell' Africa. È noto anche come “pera africana”.
All’esterno si caratterizza per un colore blu violaceo, mentre la polpa interna è verde pallido. La sua forma assomiglia a quella di una patata e la sua lunghezza può arrivare fino a 14 cm.
Contiene il 59% di acqua, il 4% di proteine, il 5% di carboidrati, l’8,7% di fibra e l’1,4% di minerali, ma ci sono anche il rame, i lipidi, le vitamine A, C, E e i minerali, fra cui calcio, potassio e fosforo. Inoltre, la polpa fresca di questo frutto contiene una considerevole quantità di acidi palmitico (41-48%), oleico (20-27%) e linoleico (21-29%).
Un frutto ricco di sostanze nutritive
Il safou è molto nutriente, tanto che viene considerato il frutto con la polpa più grassa al mondo (il suo contenuto totale di lipidi per 100 grammi di polpa cruda fresca varia da 29,4 a 55,0 grammi). Secondo recenti studi, si stima che una piantagione di 1 ettaro di safou sia in grado di produrre 7-8 tonnellate di olio, senza nessuno spreco, in quanto si possono utilizzare tutte le parti della pianta.
Il safou in cucina
Il suo gusto è molto particolare. Alcuni vi trovano un retrogusto piccante, altri un sentore di muschio, ma sicuramente il sapore è molto deciso. Certamente non è dolce come la maggior parte della frutta.
Il safou può essere consumato sia crudo che cotto, in acqua salata o alla griglia. Alcuni preferiscono mangiarlo ancora un po’ crudo, assaporandone il suo gusto leggermente acidulo, altri si lasciano conquistare dalla morbidezza della sua polpa cremosa quando ha raggiunto la piena maturazione, che ha una consistenza simile al burro.
Nelle regioni d’origine (Congo, Camerun, Gabon e Guinea Equatoriale) questo frutto di solito si consuma cotto, ma anche essiccato. Ci sono fondamentalmente tre modi per cucinarlo:
- per immersione in acqua bollente
- sui carboni ardenti
- su una piastra calda o in un forno
Si dice che le sue proprietà sonnifere influiscano negativamente sulle prestazioni sessuali maschili, ma questo non è stato ancora dimostrato.
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