Ne bastano piccole quantità, ma questo micronutriente è fondamentale per il benessere dell’organismo.
Il selenio è un minerale importantissimo, che non dovrebbe mai mancare nella dieta di ogni individuo. Una lieve carenza di questa sostanza può provocare sintomi generici, come stanchezza, irritabilità, disturbi dell’umore. Nei casi più gravi può sfociare in patologie infiammatorie, disturbi cardiovascolari, invecchiamento precoce, aumentata incidenza di alcuni tipi di cancro. A queste si aggiungono due malattie tipicamente correlate alla mancanza di selenio. Si tratta del morbo di Kashin-Beck, una rara forma di osteoartrite, e del morbo di Keshan, una patologia del muscolo cardiaco che si verifica quasi esclusivamente nei bambini.
Perché il selenio è importante?
Concorre a garantire il benessere cardiocircolatorio, migliorare la funzionalità della tiroide, fortificare il sistema immunitario, proteggere da alcune forme tumorali, contrastare l’invecchiamento della pelle.
Lo si trova in forma organica, sotto forma di selenocisteina e selenometionina. Ma anche in forma inorganica, sotto forma di seleniti e selenati. La selenocisteina, in particolare, compone alcune selenoproteine, che hanno la funzione di proteggere le cellule dal danno ossidativo prodotto dai radicali liberi.
Proprio per questo motivo, il selenio è un potente antiossidante. Contribusce a preservare i tessuti dell'invecchiamento, mantenendo la pelle elastica favorendo l’attività del collagene e il tessuto nervoso.
Ha un effetto protettivo nei confronti delle patologie cardiovascolari, come infarto e ictus, ma anche di alcuni tipi di cancro. Uno studio pubblicato nel 2002 su Cancer Research e condotto da alcuni ricercatori di Toronto, in Canada, ha, ad esempio, dimostrato che gli uomini con un alto livello di selenio nel sangue presentano una minore incidenza del tumore alla prostata. Un’altra ricerca, pubblicata nel 2008 su Cancer Prevention Research, realizzata dagli studiosi della Dartmouth Medical School, negli Stati Uniti, suggerisce che il selenio può essere utile anche nella prevenzione di alcune forme di cancro al rene.
Il micronutriente è, anche, in grado di limitare l’ipertensione in gravidanza (preeclampsia), una condizione che può verificarsi a partire dalla ventesima settimana di gestazione. In particolare, è stato dimostrato che un supplemento di 100 microgrammi di selenio al giorno è in grado di ridurre la pressione arteriosa nelle donne incinte.
Inoltre, contribuisce a mantenere attiva e ben funzionante la tiroide, aiutando l'organismo ad assimilare lo iodio, indispensabile per il buon funzionamento della ghiandola, e stimolando una naturale azione brucia grassi, equilibrando così il metabolismo.
Infine, aiuta a rimuovere e a metabolizzare certi metalli tossici, come piombo, cadmio, mercurio, arsenico.
Selenio: in quali cibi si trova?
Per essere sicuri di assumere la giusta quantità di selenio è bene portare in tavola cibi che ne sono ricchi. A livello alimentare, il selenio è maggiormente presente nei cereali, in particolare cereali integrali, infatti il riso integrale ne contiene 15 volte più del riso raffinato.Lo si trova inoltre nella farina, nelle noci brasiliane e nei semi di senape. Frutta e verdura ne contengono in minori quantità. Nelle fonti non vegetali si trova nelle ostriche e nei molluschi, nel pesce in genere, nella carne e nelle uova. Una dieta bilanciata, che preveda un corretto apporto di Selenio (quindi sui 50 microgrammi al giorno) è sicuramente una dieta varia, formata da cereali, frutta e verdura fresche, proteine, noci e semi oleosi. Bisogna considerare anche che la cottura e la raffinazione dei cibi eliminano in parte la presenza di selenio negli alimenti.
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