Nei bambini il cibo è tra le principali cause di soffocamento: carne e wurstel sono gli alimenti più a rischio. Ecco come preparare un pasto sicuro.
Ogni anno in Italia più di mille bambini finiscono in ospedale per soffocamento, ma si stima che l’incidenza reale del fenomeno sia molto più elevata.
Tra il 60% e l’80% dei casi è dovuto al cibo.
Gli alimenti più a rischio sono gli ossicini di pollo (32%) e le lische di pesce (22%), seguiti da noccioline e semi (16%). Tuttavia, quelli dalle conseguenze più spesso fatali sono carne e wurstel.
La fascia di età in cui i bambini sono esposti a un maggior rischio di soffocamento da cibo è quella tra 0 e 4 anni. Questo è dovuto alle caratteristiche psico-fisiologiche del bambino: vie aeree di diametro piccolo; scarsa coordinazione tra masticazione e deglutizione dei cibi solidi; dentizione incompleta; frequenza respiratoria elevata e tendenza a svolgere più attività contemporaneamente.
Gli alimenti a rischio si contraddistinguono per:
- Forma: gli alimenti tondeggianti (es. ciliegie e uva) e cilindrici (es. wurstel e carote) sono le peggiori perché, se aspirate, possono bloccarsi nell’ipofaringe ostruendo completamente il passaggio dell’aria.
- Consistenza: fate attenzione ai cibi duri, appiccicosi (es. burro d’arachidi),fibrosi (es. sedano) e comprimibili (es. wurstel e marshmallow). Gli alimenti duri e fibrosi sono difficili da masticare per la fisiologica mancanza di denti del bambino; gli alimenti comprimibili possono scivolare nelle vie aeree prima che il bambino riesca a morderli e adattarsi alla forma dell’ipofaringe (grazie alla loro consistenza), ostruendo il passaggio dell’aria; gli alimenti appiccicosi risultano difficili da rimuovere se rimangono bloccati nelle vie aeree, una volta aspirati.
- Dimensioni: sia gli alimenti piccoli (es. noccioline e semi) che quelli troppo grandi (es. grossi pezzi di frutta e verdura cruda) sono pericolosi. I primi rischiano di finire nelle vie respiratorie prima che il bambino riesca a morderli, mentre i secondi sono difficili da gestire durante la masticazione. Per contrastare il fenomeno, il Ministero della Salute ha recentemente pubblicato le sue “Linee di indirizzo per la prevenzione del soffocamento da cibo in età pediatrica".
Altri utili consigli:
- Si raccomanda di tagliare gli alimenti in pezzi piccoli, di sezionare in quarti quelli tondi e predisporre listarelle per quelli cilindrici. Si consiglia, anche, di eliminare tutte le nervature e i filamenti in grado di ostacolare la masticazione e cuocere i cibi fino a quando non diventano morbidi. Gli alimenti appiccicosi vanno invece spalmati sul pane in strati sottili e non somministrati a cucchiaiate.
- Fino ai quattro o cinque anni, però, sarebbe meglio evitare frutta secca e semi, come le arachidi e le noccioline, che possono essere facilmente aspirate. Stop anche a caramelle dure, marshmallow, gelatine e gomme da masticare, popcorn e patatine, che possono ostruire le vie aree se aspirati interi o in pezzi.
- Carne e pesce vanno cotti fino a quando diventano morbidi e poi tagliati in pezzi piccoli, prestando attenzione nel rimuovere gli ossicini dalla carne e le lische dal pesce, mentre salumi e prosciutto vanno tagliati in pezzi piccoli da somministrare singolarmente.Cuocete i legumi fino a quando saranno abbastanza morbidi da poterli schiacciare con una forchetta e tagliate finemente i formaggi a pasta filata.
- Il bambino deve mangiare a tavola, seduto con la schiena dritta, e non mentre gioca, è distratto dalla tv o da videogiochi, corre o si trova dentro un veicolo in movimento. È importante creare un ambiente tranquillo, evitare distrazioni e non dare alimenti al bambino mentre sta piangendo o ridendo.
- Mai lasciare il bambino da solo mentre sta mangiando. Incoraggiatelo a mangiare lentamente, a fare bocconi piccoli e a masticare bene prima di deglutire. Preparate solo cibi adatti alla sua età.