Un altro successo per Bioimis: ecco i risultati dell’ultima ricerca

Lo studio

È con grande piacere che oggi vi scrivo per mostrarvi i sorprendenti risultati ottenuti dal Programma Alimentare Bioimis utilizzato per uno studio a cura del Dott. Luigi Teta per il "Master in Metodologia della ricerca in nutrizione" dell’Università degli Studi di Padova su un gruppo di pazienti diabetici e obesi, non soddisfatti dei risultati raggiunti attraverso le vie “tradizionali”, che si è affidato spontaneamente a noi di Bioimis ed è stato seguito per un anno durante lo svolgimento del programma.

Purtroppo diabete ed obesità sono ormai due patologie in forte aumento in tutto il mondo, ed in particolare nel nostro paese, che sempre di più presentano una stretta correlazione tra loro, tanto da essere state identificate congiuntamente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità con il termine di “diabesità”.

È stato dimostrato che i malati di diabete seguiti dalle diabetologie italiane riscontrano nel tempo un progressivo aumento dell’indice di massa corporea, inoltre da uno studio effettuato risulta anche che i pazienti difficilmente seguono le indicazioni nutrizionali quando prevedono una restrizione dell’introito energetico, motivi per cui si deduce un segnale che le cose non vanno. C'è da considerare però il fatto che si fanno sempre più strada nella parte della popolazione obesa e in sovrappeso tendenze nutrizionali “alternative” che attraverso importanti campagne di marketing promettono un calo di peso rapido e senza difficoltà, capaci di portare miglioramenti significativi. Questi programmi nutrizionali sono spesso sostenuti da aziende che investono importanti capitali sia sul personale specializzato sia su supporti e tecnologie da proporre ai clienti, che il Sistema Sanitario Nazionale, attualmente, non può offrire ai propri pazienti.

I risultati

I risultati ottenuti, infatti, affidando pazienti affetti da "diabesità" al Programma Alimentare Bioimis hanno dato numeri importanti in termini di calo di peso e di riduzione di alcuni indicatori del rischio cardiovascolare (indice di massa corporea, circonferenza vita), oltre a significativi miglioramenti dei parametri ematochimici solitamente utilizzati per il monitoraggio dell’andamento del diabete mellito tipo II.

In soli due mesi, i pazienti hanno presentato in media una riduzione significativa della glicemia a digiuno da 154 a 108 mg/dl e dell’emoglobina glicata da 57 a 45 mmol/mol e mi permetto di dire che per me ed il mio staff è stato un grande successo!

L’obiettivo di questa ricerca, infatti, è stato descrivere la struttura del percorso nutrizionale ed i risultati ottenuti in termini di calo di peso, dell’andamento di alcuni indicatori di rischio cardiovascolare e di alcuni parametri ematochimici indicativi del metabolismo lipidico e glucidico, suggerendo la necessità e l’utilità di effettuare ulteriori studi, possibilmente di carattere sperimentale, al fine di valutare sia l’efficacia che la sicurezza di un trattamento dietetico che potrebbe costituire un valido supporto per la gestione dei pazienti con obesità e diabete mellito tipo II.

Roberto Zorzo