Buone abitudini , Alimentazione
Il diario alimentare è uno strumento utile per perdere peso: aiuta a monitorare le quantità e la qualità degli alimenti che consumate.
Il diario alimentare ci rende consapevoli delle cattive abitudini alimentari, aiuta a modificare gli orari e le assunzioni dei cibi e rappresenta, quindi, il punto di partenza verso un nuovo stile di vita. È importante, però, essere costanti e puntuali.
Quanto tempo “costa”? 14 minuti
Segnare ogni alimento che consumiamo durante la giornata è un aiuto prezioso per chi vuole perdere peso, ma spesso si creano dei comodi alibi: richiede troppo tempo, è facile dimenticarsi di aggiornarlo, scrivere è faticoso quando si hanno altre cose da fare. Tutte scuse secondo i ricercatori dell'Università del Vermont e dell'Università della Carolina del Sud, che in un loro studio pubblicato sulle pagine di Obesity hanno dimostrato che tenere un diario alimentare richiederebbe appena 14 minuti al giorno.
Questo strumento non deve essere vissuto come fonte di stress ma come un metodo di “autoanalisi” che aiuta a raggiungere l’obiettivo stabilito.
Attraverso il Programma Bioimis e la piattaforma personalizzata utilizzabile via web o App, oltre a ricevere i consigli alimentari e i menù per ritornare in forma e mantenere il peso raggiunto, potrete costantemente e in modo pratico e veloce, non solo tenere traccia dei vostri pasti, ma anche aggiornare i vostri dati (peso e misure e sensazioni). Potrete inoltre controllare settimanalmente se avete assunto tutti i micro e macro nutrienti indispensabili per il vostro benessere. Bioimis grazie agli strumenti che vi mette a disposizione via aiuta a non perdere di vista l'obiettivo e vi accompagna nel vostro percorso alla riscoperta di voi stessi e della sana alimentazione. Scopri come!
Per perdere peso serve autocontrollo
Il fattore più importante per riuscire a perdere peso non è né il tempo dedicato al diario né i dettagli dei pasti che vengono riportati. È, piuttosto, la frequenza con cui si aggiorna il diario.
Nello studio, i partecipanti che si sono monitorati tre o più volte al giorno, e sono risultati quindi più costanti, sono stati anche quelli che hanno perso più peso. Secondo gli autori dello studio, quindi, ciò che fa la differenza è l’autocontrollo più che la quantità di tempo dedicato a tenere il diario o quali dettagli vi vengano riportati. Perché? In questo modo si evita di dimenticare alcuni alimenti, anche quelli che possono sembrare più superflui, come caramelle e caffè zuccherati. Le persone in sovrappeso, inoltre, tendono a dimenticarsi involontariamente dell’assunzione di alcuni cibi.
Come si scrive un diario alimentare?
Grazie ai diari alimentari, alcuni pazienti che sostengono di mangiare poco scoprono, invece, di spiluccare frequentemente durante l’intero arco della giornata.
Ma cosa si deve scrivere? Basta partire dai tre pasti principali (colazione, pranzo e cena), inserendo gli spuntini, le quantità e l’ora in cui si fanno. La cosa più importante è prendere l’abitudine di scrivere il proprio diario alimentare subito dopo aver pranzato, cenato o fatto colazione.
Sarebbe utile, anche, aggiungere le proprie emozioni e cosa si è provato durante il consumo di un alimento. Questo è essenziale soprattutto per distinguere la fame vera da quella nervosa.
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